Operazione di polizia contro la mafia nigeriana

Eseguiti arresti e perquisizioni nei riguardi di esponenti della criminalità organizzata che operano in Italia in maniera sempre più serrata sino a fare concorrenza alle mafie di casa nostra. Spietati e crudeli i boss e sodali sono divisi in cults che si fanno guerra fra loro per il predominio dello spaccio di droga e prostituzione.

Reggio Emilia È stata eseguita stamattina dalla Squadra mobile reggiana un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 persone e contestualmente un decreto di perquisizione per altre 15, tutte di nazionalità nigeriana.

Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso, rissa, lesioni, rapina, aggravati dal metodo mafioso. Gli investigatori hanno accertato l’appartenenza degli arrestati a due cults, confraternite operanti in Nigeria, e precisamente alla Supreme Vikings Confraternity e alla National Association of Air Lords, conosciuta anche come Supreme Eiye Confraternity.

Nell’ambito di un’indagine svolta nel corso del 2018 in merito al contrasto di un traffico di sostanza stupefacente, è emersa l’esistenza di una guerra tra due cults contrapposti. La guerra tra i due gruppi criminali culminava in violente aggressioni con l’uso di armi da taglio risultate anche in lesioni gravi.

Emmanuel Okenwa, 51 anni, sedicente dj di musica afro-beat, boss della mafia nigeriana a Ferrara

Grazie agli indizi raccolti e all’attività di analisi di episodi di violenza passati, gli investigatori hanno ricostruito come gli indagati fossero operativi in città già dal 2015.

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