La funzione alle 11 nella Basilica padovana di Santa Giustina. Forse Filippo la guarderà in tv. In Veneto lutto regionale. Il legale della sorella Elena: “Vola libera, oltre la miseria, oltre gli uomini”. La cronaca dell’evento in diretta. La lettera del padre (testo integrale)
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Padova – A Padova è ormai tutto pronto per le esequie di Giulia Cecchettin, che saranno celebrate alle 11 nella Basilica di Santa Giustina. Dalle 8.30 di stamani è iniziato l’ingresso delle persone accreditate al varco di polizia: poco meno di 1.200, niente rispetto alle 10mila attese in Prato della Valle, la gigantesca piazza antistante la chiesa, dove sotto un cielo grigio e freddo assisteranno alla funzione sui maxischermi. Famiglie, genitori con i figli, studenti, chi addirittura ha chiesto il permesso al lavoro. Moltissime altre la guarderanno in diretta tv su Tg1, Canale 5 oppure Telechiara, l’emittente della Diocesi di Padova. Terminate le esequie “ufficiali”, ci sarà una cerimonia di carattere privato a Saonara, il paese della madre di Giulia, dove in serata ci sarà una veglia di preghiera. Qui la ragazza sarà sepolta vicino alla mamma, morta lo scorso anno per una malattia incurabile.
+++ La cronaca dell’evento in diretta +++
Filippo forse guarderà le esequie in tv
Tra loro, forse, anche Filippo Turetta, l’assassino di Giulia, che l’11 novembre scorso l’ha barbaramente uccisa a coltellate perché non si era rassegnato alla fine della loro storia. Il giovane si trova dal 25 novembre nel carcere di Montorio ed è in regime di “custodia aperta”: starà cioè una cella con la porta aperta e sarà libero di camminare per il corridoio del reparto di infermeria, dove potrà incontrare tutti gli altri detenuti (in totale sono 19, ristretti in 16 celle). E anche guardare la tv.
Forze dell’ordine mobilitate in massa, in Veneto lutto regionale
Le forze dell’ordine mobilitate per l’evento sono oltre 200 le persone tra polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia penitenziaria, unità speciali antiterrorismo e antisabotaggio, che presidiano la zona esterna riservata. In un largo perimetro attorno di Santa Giustina le strade sono off limits, chiuse fino al termine delle esequie. In Veneto il governatore Luca Zaia ha proclamato per oggi il lutto regionale. “Faccio un appello ai veneti: – ha detto – diamo un segnale durante le esequie di Giulia. Chi può abbassi la serranda, chi può spenga le luci alle 11, per 5, 10 minuti o anche per un’ora”. Per tutta la notte Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, è stato illuminato di rosso e oggi nelle sedi della Regione Veneto le bandiere saranno tenute a mezz’asta.
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Funerali di Giulia, l’attesa per il discorso del padre
Intanto, mentre si attende l’inizio delle esequie, la gigantografia che ritrae Giulia, rimasta esposta in queste settimane davanti al municipio di Vigonovo, è stata portata nella Basilica, che è tra l’altro il più antico luogo di culto della città e una delle più grandi della cristianità: ritrae la giovane con un vestito rosso, sorridente, in altalena. C’è attesa soprattutto per le parole che pronuncerà papà Gino, che si è prearato un discorso scritto, per non cedere all’emozione mentre dirà addio alla figlia. “Abbiamo scelto una chiesa grande – ha detto domenica l’uomo – affinché arrivi un messaggio di grande partecipazione, lo abbiamo voluto così perché arrivi questo messaggio”.
I funerali in diretta tv su Tg1, Canale 5 e Telechiara
Il Tg1 trasmetterà la funzione funebre in diretta, e così farà Canale 5, con uno speciale; le immagini delle esequie saranno trasmesse in diretta anche da Telechiara, l’emittente della Diocesi di Padova. La cerimonia sarà presieduta dal vescovo mons. Claudio Cipolla.
Oggi all’Università di Padova lezioni sospese
Oggi all’università di Padova, in segno di lutto, sono sospese le lezioni fino alle 14. Dell’Ateneo patavino Giulia era laureanda in ingegneria biomedica e avrebbe dovuto discutere la tesi ma è stata uccisa pochissimi giorni prima da Turetta. La rettrice Daniela Mapelli, che parteciperà con una delegazione dell’Ateneo alla cerimonia funebre, ha disposto per tutto il giorno l’esposizione a mezz’asta delle bandiere.
Il messaggio del legale di Elena, la sorella di Giulia: “Sei diventata una farfalla, buon volo”
“Ed ora vola Giulia, vai in alto, vai oltre. Oltre il nero della morte, oltre il rosso del sangue, oltre il bianco del gelo. Oltre l’oppressione, oltre la miseria, oltre gli uomini”. Lo scrive stamane sui social Nicodemo Gentile, il legale per l’associazione Penelope di Elena, sorella di Giulia Cecchettin. “Sei diventata una farfalla, libera e colorata, come quella di Penelope – aggiunge – . Senza catene raggiungi la tua adorata mamma in quello spazio nuovo, azzurro e confortante, dove finalmente nessuno potrà più toccarti. Buon volo anima pura e se puoi perdonaci“.
Funerali di Giulia, l’appello del governatore Zaia
“Oggi, nel giorno dei funerali di Giulia Cecchettin, chiedo all’intero Veneto un segnale corale, forte e chiaro, contro la violenza di genere”, scrive sui social il Presidente della regione Luca Zaia. “Una giornata che diventi indelebile, che segni il passo perché fatti come questo possano non ripetersi più. Lo dobbiamo a Giulia, nel cui ricordo – e nel ricordo di tutte le donne uccise senza un perché – continueremo a lavorare stretti gli uni agli altri – aggiunge – nel combattere la violenza di genere”. Per Zaia “serve un segnale forte, anche dal punto di vista simbolico: indossiamo tutti un nastrino rosso, ed esponiamo fiocchi rossi alle porte e alle finestre. Chiedo anche alle attività economiche di osservare, durante le esequie alle ore 11, un momento di pausa nelle attività. L’auspicio è che da questa tragedia nasca un movimento che con voce alta, corale, forte, esprima ogni giorno al mondo -conclude – un messaggio contro la violenza sulle donne”.
Il pm di Venezia rischia il trasferimento: mercoledì la decisione
Intanto è corsa voce che sul procuratore di Venezia Bruno Cherchi, che coordina l’inchiesta sull’omicidio di Giulia, incombe il rischio di un trasferimento d’ufficio. La ragione starebbe nei suoi rapporti con un perito, Massimo Montisci, ex presidente dell’istituto di Medicina legale di Padova, coinvolto in vicende giudiziarie. Rapporti che secondo la minoranza della prima commissione del Csm (due consiglieri su 6) avrebbero appannato l’immagine di imparzialità di Cherchi. La relazione di maggioranza (3 voti) chiede invece l’archiviazione. A decidere sarà mercoledì prossimo il plenum di Palazzo dei marescialli.
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