Gli è stato revocato l’incarico in Emilia Romagna ma resta in servizio a Torino. L’intervento dell’Ordine degli avvocati di Bologna.
Roma – Antonio Pappalardo è stato rimosso dal Centro di giustizia minorile dell’Emilia Romagna dopo le offese a Papa Francesco in un gruppo Telegram. Per il momento però Pappalardo resta in servizio al centro di giustizia minorile di Torino. Ad agosto nel minorile di Torino, il Ferrante Aporti, si era tenuta una rivolta. Nel gruppo ‘Logos et Libertas’ su Telegram Pappalardo ha definito il Pontefice “antipapa” e scritto altre dichiarazioni giudicate offensive nei suoi confronti.
“Ora fondamentale un conclave pre 2013 per un vero Papa”, oppure “Per la prima volta una Pasqua senza benedizione urbi et orbi: AntiPapa fino alla fine!”. Questo era il tenore dei messaggi che sono emersi all’indomani della morte del Pontefice. Su Pappalardo, che dirigeva i servizi sociali per minori, il carcere minorile del Pratello e il centro di prima accoglienza di Bologna, si erano scatenate le polemiche politiche. Alcuni parlamentari del Partito democratico avevano segnalato le pesanti offese sui social di Pappalardo e avevano chiesto al Guardasigilli Carlo Nordio di intervenire.
Anche l’Ordine degli avvocati di Bologna era intervenuto, chiedendo un intervento del ministro. “Intolleranza, pregiudizio e odio non sono sentimenti che ben si sposano con l’importante incarico di responsabile di Giustizia minorile – ha scritto in una nota l’Ordine degli avvocati -, ruolo che dovrebbe denotare umanità, accoglienza, anche in virtù del contesto in cui si opera”. Il capo del Dipartimento della Giustizia minorile e di Comunità, Antonio Sangermano, aveva disposto anche “una indagine conoscitiva circa le affermazioni ascritte al dirigente”, indagine che ha portato alla sua rimozione.