Occupa un immobile sequestrato alla mafia e lo trasforma in palestra a Palermo

E’ finita nei guai Valeria Grasso, la titolare di un’associazione antiracket. L’occupazione abusiva ha causato un danno all’erario per oltre 250mila euro.

Palermo – Occupa un immobile sequestrato alla mafia e lo trasforma abusivamente in palestra. E’ finita nei guai Valeria Grasso, titolare di un’associazione antiracket di Palermo. In base a quanto emerso dall’indagine istruttoria, l’imprenditrice avrebbe occupato senza averne alcun titolo un immobile confiscato  ai boss di San Lorenzo e affidato all’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni Sequestrati e Confiscati (A.N.B.S.C.), esercitando al suo interno un’attività di palestra. L’occupazione abusiva ha fruttato un danno erariale di oltre 250mila euro, sequestrati dalla Finanza con provvedimento emesso dalla Sezione Giurisdizionale per la Regione siciliana della Corte dei conti

Gli accertamenti, condotti dalla Procura Regionale della Corte dei conti, sono partiti dalla denuncia da un imprenditore locale, in cui si lamentava il mancato pagamento di alcuni lavori eseguiti nel locale per quasi 50mila euro. I finanzieri hanno appurato che dall’occupazione abusiva dei locali sarebbe derivato un danno erariale quantificato in circa 165.000 €, cui si aggiungono 80.000 € relativi ai compensi corrisposti negli anni dai fruitori della struttura sportiva e le ulteriori somme (circa 10.000 €) incassate per finalità di lucro.

L’immobile, situato in via Matteo Dominici a San Lorenzo, era stato confiscato nel 2005 e devoluto al patrimonio dello Stato. Nel 2014 l’Agenzia beni confiscati aveva già emesso un’ordinanza di sfratto per Valeria Grasso, ma lo sgombero dell’immobile non è mai avvenuto. Il 28 novembre del 2023, la polizia municipale ha effettuato un sopralluogo nella palestra, trovandovi il figlio dell’imprenditrice. E non solo quindi l’immobile era ancora abusivamente occupato, ma aveva subito modifiche di carattere urbanistico edilizio mai denunciate, come la creazione di ambienti separati per il fitness, spogliatoi e servizi igienici, area reception e cambio di destinazione d’uso. Il tutto non autorizzato e realizzato in data imprecisata.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa