Allarme in Abruzzo: qui è in discussione una proposta di legge per creare un garante regionale per gli anziani per la loro sicurezza.
Roma – Dalla truffa della banca a quella del canone Rai. I raggiri telefonici sono sempre in agguato. Quelli che vanno per la maggiore sono senza dubbio quelle ai danni di anziani e fragili, dove all’altro capo del telefono c’è un finto maresciallo o un sedicente avvocato che parlano di incidenti stradali ed eventi nefasti sul conto dei congiunti della vittima. Ma c’è anche la finta banca dove fantomatici dipendenti allarmano i clienti di problemi sul conto. E addirittura, come è accaduto a Tagliacozzo le vittime possono diventare le suore di clausura. Qui addirittura è entrata in gioco una finta dipendente comunale, con il sindaco che ha denunciato pubblicamente la truffa approdata nel convento delle monache benedettine tra le montagne aquilane.
Ma i “maghi delle truffe” e i loro escamotage per fregare il prossimo non finiscono mai. E anche le vittime sono variegate. Tra di loro anche Federica Burger, 85 anni, moglie del regista e sceneggiatore Enrico Vanzina, giorni fa caduta nella trappola di malviventi, che fingendosi carabinieri, sono riusciti a farsi consegnare gioielli e diamanti custoditi nella cassaforte della sua abitazione in via Fontanella Borghese, nel cuore della Capitale. Qui il sedicente maresciallo avrebbe convinto il domestico a lasciare l’abitazione per recarsi in caserma, con la scusa di un presunto incidente che avrebbe coinvolto un’auto della famiglia. “Servono accertamenti urgenti”, gli avrebbero detto, spingendolo a uscire e lasciando l’85enne da sola. Pochi minuti dopo, una seconda telefonata ha raggiunto direttamente la donna: lo stesso “carabiniere” l’ha informata che un collega sarebbe arrivato a casa per risolvere la questione. E tutto il resto è truffa, con tanto di denuncia sporta dalla signora Vanzina.

Il raggiro può arrivare anche con un semplice SMS. Lo sa bene un risparmiatore veneto che è caduto nella rete di una truffa via messaggio, vedendosi prosciugare il conto corrente di 105mila euro. L’episodio, avvenuto lo scorso giugno, è l’ennesimo caso di “vishing” – una forma di phishing vocale sempre più diffusa – che ha sfruttato la fiducia della vittima per accedere ai suoi risparmi. Otto bonifici e tre prelievi, eseguiti in poche ore, hanno lasciato l’uomo senza un euro, ma una battaglia legale ha portato a un parziale risarcimento: 70mila euro riconosciuti dall’Arbitro Bancario Finanziario, che ha puntato il dito contro la banca per non aver attivato adeguati sistemi di sicurezza.
Sempre in Abruzzo, come nel caso delle suore di clausura, negli ultimi giorni sono stati segnalati nuovi tentativi di frode ai danni degli anziani in vari comuni. L’allerta è stata lanciata dall‘Osservatorio sulla legalità della Regione Abruzzo. I truffatori, spacciandosi sempre per dipendenti comunali, hanno utilizzato il pretesto di un rimborso del canone Rai per cercare di ottenere informazioni bancarie e sottrarre denaro alle vittime. Il raggiro anche qui avviene tramite telefonate, con l’intento di guadagnare la fiducia degli anziani e farsi comunicare le loro coordinate bancarie, al fine di prelevare somme di denaro in modo fraudolento.

Per contrastare questo fenomeno, l’Osservatorio ha avviato iniziative in collaborazione con le prefetture, le forze dell’ordine, i Comuni e Abruzzo Progetti. Sono state lanciate campagne di sensibilizzazione per mettere in guardia anziani e familiari dai raggiri. Inoltre, sono stati organizzati percorsi di formazione digitale in collaborazione con Abruzzo Progetti, per fornire agli anziani gli strumenti necessari per riconoscere e difendersi dalle truffe. Il monitoraggio costante del fenomeno, in coordinamento con le autorità competenti, garantirà risposte tempestive e mirate alle segnalazioni. Inoltre, è in discussione una proposta di legge per creare un garante regionale per gli anziani, che si occuperà della loro sicurezza e benessere, promuovendo politiche di prevenzione e sostegno.
Ecco che allora l’Osservatorio sulla legalità offre anche alcuni consigli utili per evitare di cadere vittima di queste truffe: non fornire mai dati personali, bancari o codici di accesso. Nessun ente pubblico chiederà mai queste informazioni al telefono. Non effettuare bonifici o pagamenti su richiesta telefonica. Le truffe si basano sulla pressione psicologica. Non aprire link inviati tramite sms o e-mail da sconosciuti, in quanto potrebbero contenere malware o indirizzare a siti falsi. Diffidare di chiamate da numeri sconosciuti che insisteranno per ottenere informazioni. Non rispondere a richieste di rimborsi o pagamenti non verificabili. In caso di dubbio, contattare direttamente il Comune o l’ente interessato. Consultare un familiare o una persona di fiducia prima di prendere qualsiasi decisione. Segnalare immediatamente eventuali sospetti alle forze dell’ordine.