La bomba è stata scoperta negli scavi per il cantiere Tav. Dalle 9 alle 14 chiusa l’autostrada A4 tra Montebello Vicentino e Montecchio Maggiore. Ieri un’altra bonifica nel catanese.
Vicenza – Nuovo “bomba day” a Montebello Vicentino. Per la rimozione dell’ordigno in azione i militari dell’8°reggimento Genio Guastatori Paracadutisti “Folgore” di Legnago. La bomba è stata scoperta negli scavi per il cantiere Tav. Si tratta del quarto ordigno ritrovato nell’area durante i lavori. Evacuate le 94 persone residenti all’interno della zona di sicurezza, che ha un raggio di 468 metri dal punto in cui è stata rinvenuta la bomba.
Per consentire le operazioni, dalle 9 alle 14 chiusa l’autostrada A4 tra Montebello Vicentino e Montecchio Maggiore, con l’intersezione alla Pedemontana Veneta. Disagi anche per la circolazione sui binari. Per il “bomba day” e per altri interventi alla rete ferroviaria, i treni tra Vicenza e Verona riprenderanno le loro corse domani mattina alle 5. Oggi il collegamento è sostituito da bus navetta.
La bonifica di ieri nel catanese
Ieri nel centro storico di Randazzo, in provincia di Catania, gli artificieri dell’Esercito Italiano, in forza al 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo, hanno rimosso due pericolosi ordigni bellici risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, rinvenuti in due distinte aree della cittadina alle pendici dell’Etna.
Il primo ordigno, una bomba aerea di fabbricazione americana del peso di 250 libbre (circa 115 kg), è stato individuato nell’area adiacente alla Basilica Minore di Santa Maria Assunta, luogo di notevole interesse storico-artistico. Per questo ritrovamento, particolarmente delicato per la vicinanza al monumento religioso, è stato necessario istituire un’area di sicurezza con un raggio di evacuazione di 350 metri, che ha comportato lo sgombero di centinaia di residenti. I militari hanno predisposto una speciale camera di espansione nei pressi della Basilica per contenere eventuali effetti dell’esplosione controllata.

Il secondo ordigno, una bomba inglese delle stesse dimensioni e potenza (115 kg con circa 60 kg di esplosivo ad alto potenziale), è stato rinvenuto nel terreno di un vivaio cittadino.
Le operazioni di neutralizzazione sono state condotte con l’ausilio di avanzati sistemi robotizzati, oggi in dotazione all’Esercito, permettendo agli specialisti di operare da remoto e minimizzare i rischi. Entrambi gli ordigni sono stati prima resi inerti sul posto e successivamente trasportati in una cava appositamente attrezzata per la distruzione finale. L’eccezionale complessità dell’intervento ha richiesto coordinamento tra tutte le componenti coinvolte: Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, Croce Rossa Italiana, Ente Nazionale Aviazione Civile (ENA) e dei rappresentanti della Soprintendenza per i Beni Culturali.
Gli artificieri del 4° Reggimento Genio Guastatori, dall’inizio del 2025, hanno condotto 19 operazioni in tutta la Sicilia, bonificando 58 ordigni residuati bellici.