La guerra, dietro le quinte, diventa una commedia ma sul fronte continua a mietere vittime innocenti. Ognuno pensa ai propri interessi. La Svezia fa parte dell’Onu ufficialmente e forse questa scelta provocherà altri problemi. E gravi.
Roma – Il vertice della NATO che si è svolto l’11 luglio scorso a Vilnius in Lituania ha lasciato l’amaro in bocca al leader di Kiev. Di fatto nel corso del meeting dove si è discusso di assistenza militare a Zelensky, la possibile adesione di Ucraina e Svezia nell’alleanza militare intergovernativa, sono emersi i contorni di una situazione giunta ormai al limite del grottesco.
Perchè? Facile. Da un lato Biden che a Vilnius colloquia un’ora e mezza con il presidente della Turchia, Erdogan per discutere e – alla fine confermare – l’annessione della Svezia nella NATO, dall’altra Zelensky che battibecca con il segretario generale, Jens Stoltenberg che proprio non vuole, o meglio, non considera sensata l’annessione di Kiev proprio ora che il conflitto è ancora in corso.
“In questo modo diamo forza agli scontri armati, perchè l’incertezza è sinonimo di debolezza“ – tuona il presidente ucraino lanciando un’occhiata, e forse qualcosa di più, al presidente degli Stati Uniti che, di tutta risposta, fa “no” con la testa e ricorda che “se l’Ucraina dovesse entrare adesso, si rischierebbe un conflitto mondiale”. Dunque scenario al balsamo e toni pacati che hanno stizzito Kiev e involontariamente accarezzato le volontà di Vladimir Putin che pare averci tutto da guadagnare da questo stallo in casa Ucraina.
Motivo per cui, il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, prende la palla al balzo e punzecchia un po’ tutti su Telegram, scrivendo che, secondo lui, l’Ucraina non entrerà mai nella NATO, “tutti lo sanno ma hanno paura a dirlo a voce alta. Noi continueremo a combattere per eliminare il gruppo nazista di Kiev“.