Migranti sì, ma solo se milionari: quando il passaporto si compra a peso d’oro

Mentre i disperati vengono respinti, chi ha i soldi è accolto a braccia aperte. Un doppio standard che rivela l’ipocrisia dei sistemi migratori globali: il denaro cancella frontiere e pregiudizi.

Le migrazioni sono un fenomeno con molte facce perché coinvolge fattori economici, sociali, politici e ambientali, sia nei paesi di origine che in quelli di destinazione. Esse possono portare a sfide come lo sfruttamento e la discriminazione dei migranti, nonché tensioni sociali nei paesi ospitanti. Per i possibilisti possono anche contribuire allo sviluppo economico e culturale dei paesi coinvolti. Ma, di fronte alla migrazione dei ricchi sono tutti pronti a genuflettersi perché “pecunia non olet”.

Secondo un recente report sullo spostamento di ricchezza, si sta realizzando il più consistente esodo volontario di moneta della storia. Negli Emirati Arabi Uniti e USA sta crescendo il numero di nuovi arrivi dalle “tasche gonfie”, mentre Regno Unito e Cina stanno subendo il processo inverso. Si parla di 142 mila persone con un patrimonio utilizzabile pari o maggiore di 1 milione di dollari che hanno spostato la loro residenza in un altro Paese.

Negli Usa, ma anche da noi, i migranti che non portano immediata ricchezza sono visti con sospetto, quelli che portano denaro invece no

Questi dati sono stati diffusi dal “Rapporto sulla Migrazione della Ricchezza Privata di Henley 2025” un report annuale che analizza i flussi di ricchezza tra le Nazioni. Secondo molti analisti la migrazione della ricchezza comporta un mutamento nell’economia mondiale. In primo luogo perché la competizione tra Paesi è sia per talento che per i suoi effetti.

La maggior parte dei “ricconi” emigra con visti di lavoro per discendenza. Ma sono altri i fattori che spingono all’emigrazione. Ad esempio negli Emirati Arabi Uniti i nuovi arrivi sono attratti dalla tassazione sul reddito quasi a zero, infrastrutture all’avanguardia, un quadro normativo che agevola il capitale e, infine, una stabilità istituzionale. Negli USA l’accesso della ricchezza è favorito da programmi governativi attraverso i quali gli investitori stranieri possono ottenere la residenza permanente negli Stati Uniti (Green Card) investendo in un’attività imprenditoriale che crea posti di lavoro per i lavoratori americani. Uno di questi programmi ha preso il via l’11 giugno scorso e, finora, gli iscritti sono già 70mila.

Negli USA l’accesso della ricchezza è favorito da programmi governativi: investi denaro in un’impresa che crea posti di lavoro? Nessun problema per ottenere la Green Card

Secondo alcune stime si potrebbe arrivare con facilità a 200mila acquirenti della Green Card. La speranza del governo statunitense è di riuscire a venderne tantissime, in quanto secondo un calcolo ipotetico e, forse, molto ottimistico, 10 milioni di card equivarrebbero a circa 50 miliardi di dollari che entrerebbero nelle casse del governo. L’importo azzererebbe il debito pubblico che è di 36 miliardi di dollari. Questo fatto ha fatto tornare in mente una vecchia storiella.

C’era una volta una famiglia medio borghese dalla mentalità conservatrice con una sola figlia ben educata e studiosa. La ragazza era in età da marito e i genitori cominciarono ad insistere sulla possibilità di sposarsi con un ragazzo di buona famiglia, di sani principi e con una solida posizione economica. La ragazza, meno conservatrice dei suoi genitori, era più attratta dalle novità.

Cominciò a frequentare un ragazzo con cui nacque un’attrazione reciproca. Venne il giorno di presentare il fidanzato in famiglia, che non conosceva per nulla il nuovo arrivato. La figlia, prima che il giovanotto si palesasse, dichiarò che il fidanzato era di colore.  Apriti cielo, per poco la notizia non provocava un “coccolone” ad entrambi i genitori, che si ripresero presto quando seppero che il ragazzo era figlio di un re di un Paese dell’Africa, era un grosso possidente e molto ricco. A conferma che la ricchezza cambia la prospettiva e anche i… colori sono visti sotto un’altra ottica!       

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