Maxi sequestro di articoli contraffatti a Pisa: due denunce

Scoperto un giro d’affari di 400mila euro. Sequestrati oltre 55mila pezzi, tra cui borse, etichette e orologi.

Pisa – Nel periodo di maggiore afflusso turistico legato alle festività pasquali e ai ponti di aprile e maggio, la Guardia di Finanza di Pisa ha intensificato le operazioni di contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale. I numerosi interventi condotti sul territorio, con particolare attenzione alle zone di maggiore interesse turistico, hanno portato al sequestro di ben 55.204 articoli contraffatti, tra cui borse, etichette, orologi e svariati accessori.

In particolare, nei pressi della stazione ferroviaria di Pisa, i militari del Gruppo di Pisa hanno fermato un 32enne senegalese che, a seguito di un breve pedinamento, è stato trovato in possesso di un considerevole numero di etichette contraffatte di prestigiose case di moda come Stone Island, Woolrich, The North Face e Yves Saint Laurent. Le etichette erano pronte per essere applicate su capi d’abbigliamento destinati al mercato illecito. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire e sequestrare oltre 50.000 tra cartellini, distintivi e targhette falsi.

In un’altra operazione, durante un posto di controllo vicino al Comune di Cascina, è stato fermato un furgone condotto da un 43enne, anch’egli di origine senegalese, il cui nervosismo alla vista dei militari ha insospettito le forze dell’ordine. L’ispezione del veicolo ha rivelato la presenza di 114 borse di ottima fattura, riconducibili a noti marchi come Gucci, Miu Miu e Bottega Veneta.

Entrambi i cittadini senegalesi sono stati denunciati a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria per i reati di vendita di prodotti con segni falsi, ricettazione e frode in commercio.

Ulteriori capi d’abbigliamento, articoli di pelletteria con marchi contraffatti e orologi Rolex falsi sono stati sequestrati anche nei pressi di Piazza dei Miracoli, dove i finanzieri hanno sorpreso venditori abusivi intenti a commercializzare la merce illecita.

Il volume d’affari illecito scoperto nel corso di queste operazioni è stimato attorno ai 400mila euro.

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