Mattarella: no a polarizzazione delle istituzioni, rilanciare la cultura del ‘noi’

Così il presidente della Repubblica incontrando al Quirinale il presidente, Giorgio Vittadini, e una delegazione della Fondazione per la Sussidiarietà.

Roma – “Lo spazio pubblico non vive di polarizzazione tra il potere delle istituzioni da un lato e il singolo individuo dall’altro. Senza comunità intermedie anche il riconoscimento dei diritti viene messo a rischio. Per affrontare le sfide locali come quelle nazionali, come quelle globali, è indispensabile rilanciare la cultura che viene espressa dal ‘noi'”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando al Quirinale il presidente, Giorgio Vittadini, e una delegazione della Fondazione per la Sussidiarietà. “‘Noi’ come responsabilità comune, ‘noi’ come volontà di partecipazione, ‘noi’ come costruzione di comunità larghe e aperte. L’albero della sussidiarietà ha molti rami. Coltivarlo è un grande servizio al nostro Paese”, ha aggiunto.

“La nostra, come altre Costituzioni nate dalla Liberazione del continente dal nazifascismo, – ha proseguito – viene definita Costituzione ‘personalista’, perché colloca la dignità della persona e non la ragione di Stato, al centro dell’azione della Repubblica. E sono proprio il principio personalistico e quello comunitario a farci dire che la sussidiarietà – sussidiarietà verticale ma, a maggior ragione, sussidiarietà orizzontale – è, dalle origini, pienamente dentro il disegno costituzionale, anzi ne è una sua esplicazione”.

E ancora, ha affermato Mattarella, “le identità plurali delle nostre comunità, locali, sociali, sono frutto del convergere delle persone verso mete comuni e, a loro volta, partecipano della costruzione del percorso verso il bene comune della nostra società. In questa maniera si invera la democrazia che è fatta di sostanza e non di mera forma; di eguaglianza dei cittadini, che si realizza rendendo effettivi i diritti sociali, attraverso l’intervento del servizio pubblico e di ogni altro soggetto che può concorrere allo sviluppo del Paese e al benessere delle comunità”. 

Il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini, incontrando al Quirinale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per consegnargli l’edizione 2025 dell’omonimo premio, ha sottolineato che “nel mondo attuale, la logica della forza sembra soppiantare quella della giustizia, e lo sviluppo della tecnica rischia di essere funzionale al potere fine a se stesso anziché promuovere il progresso della civiltà. L’essere umano pare ridotto a mero strumento, e troppo spesso diventa anche ‘rifiuto’. Di fronte a tale deriva, la cultura della sussidiarietà esorta al coraggio di recuperare uno sguardo sull’esperienza umana e sul suo intrinseco valore, rifiutando di ridurli. Favorisce la libertà di riconoscersi come persone intrinsecamente orientate al bene e capaci di gesti gratuiti, ed anche gratuiti, per il bene degli altri”.

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