Maltempo, i dubbi di Salvini sulla polizza sulla casa: no rinvio per quella sulle imprese

Il vicepremier: “Lo Stato può dare indicazioni, consigli, non imporre”. Musumeci sottolinea che il confronto è aperto”. Valutazioni in corso.

Roma – Assicurazione obbligatoria sulle case contro i danni da maltempo? Il vicepremier Matteo Salvini non è d’accordo sull’ipotesi ventilata ieri dal ministro per la Protezione Civile e le politiche del mare Nello Musumeci dopo l’alluvione in Emilia Romagna. “Lo Stato può dare delle indicazioni, questo vale anche per l’assicurazione, può dare un consiglio, però non viviamo in uno Stato etico, dove lo Stato impone, dove lo Stato vieta o obbliga a fare”, ha detto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, parlando ad un evento di Confedilizia a Piacenza, circa l’ipotesi al vaglio del governo.

Ma Musumeci parla di un confronto ancora aperto. “Per quanto riguarda le famiglie e quindi le abitazioni, le case di civile abitazione, c’è un ragionamento per capire intanto se le compagnie di assicurazione sono disponibili. Noi puntiamo su un partenariato pubblico privato, poi bisogna decidere se deve essere, come io sostengo almeno nella prima fase, facoltativo”, dice sulle polizze anti-calamità a margine del Consiglio dei ministri che ha varato lo stato di emergenza per Emilia-Romagna e Marche dopo l’alluvione dei giorni scorsi.

Il maltempo in Emilia Romagna

Nessun rinvio invece per la norma che prevede l’assicurazione obbligatoria delle imprese contro gli eventi catastrofali, come concordato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Lo fanno sapere fonti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy in riferimento ad un emendamento di FdI al decreto omnibus che rinvia i termini di un anno. Peraltro, proprio lunedì – aggiungono le fonti – si terrà al Mimit un incontro con le associazioni di categoria, per illustrare in via generale i contenuti dello schema di decreto attuativo per rendere operativo l’obbligo.

E’ stato ritirato l’emendamento di FdI al decreto Omnibus, a prima firma Ambrogio, che chiede di prorogare di un anno, al 31 dicembre 2025, il termine entro il quale le imprese sono tenute a stipulare le polizze anti calamità. E’ quanto risulta dall’ultimo fascicolo degli emendamenti messo a punto dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato, che da lunedì inizieranno il voto sulle modifiche. Musumeci aveva aperto nuovamente alla prospettiva di una polizza per le abitazioni private sugli eventi atmosferici. Un dibattito che ha preso piede proprio negli ultimi anni con l’intensificarsi dei fenomeni meteorologici estremi e che dopo l’alluvione in Emilia ha scatenato polemiche.

Nello Musumeci

“Si fa presto a parlare di nuova patrimoniale sulla casa, immagino già le polemiche quando sarà affrontato il tema della polizza sulla casa. Ma serve un cambio culturale. Per questo – aveva annunciato Musumeci – il governo si è applicato già ad adottare una norma nella finanziaria 2024 per le polizze assicurative delle imprese, escluse quelle agricole: è un primo passo. Ci avvieremo, gradualmente, all’obbligo per le famiglie di sottoscrivere una polizza assicurativa sulla casa contro le catastrofi naturali”, aveva spiegato il ministro parlando ad un evento di Ania sull’impatto economico degli eventi atmosferici. La manovra 2024 ha introdotto l’obbligo per le imprese di stipulare contratti assicurativi per danni da eventi catastrofali, per la sua applicazione manca il decreto attuativo Cat Nat. L’idea sarebbe quella di mutuare una soluzione analoga anche per le abitazioni, anche se il calcolo di una polizza assicurativa sulla casa risente di numerose variabili che ne fanno oscillare il range di prezzo”.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa