La misura colpisce attività e immobili di Francesco Di Filippo, noto mafioso palermitano, ritenuti frutto di attività illecite.
Palermo – La Polizia di Stato ha eseguito un decreto di confisca di primo grado nei confronti di Francesco Di Filippo, esponente di spicco del mandamento mafioso della Noce. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica di Palermo e del Questore di Palermo, riguarda beni per un valore complessivo superiore ai 700 mila euro, ritenuti provento di attività illecite riconducibili a Cosa Nostra.
Tra i beni confiscati figurano una comunità alloggio per anziani, un’impresa funebre, un’attività commerciale di rivendita di caffè, un veicolo commerciale, una porzione di villa familiare situata a Carini, un natante con motore da 150 cavalli e 19 rapporti finanziari. Già nel 2024 questi beni erano stati sottoposti a sequestro a seguito di un’indagine patrimoniale condotta dalla Divisione Anticrimine della Questura di Palermo – Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali. Le indagini avevano evidenziato la sproporzione tra il tenore di vita e le dichiarazioni reddituali di Di Filippo, confermando l’origine illecita del suo patrimonio.
Il provvedimento di confisca si inserisce nel più ampio contesto delle operazioni antimafia che hanno visto il coinvolgimento di Di Filippo. Nel 2019, l’operazione “New Connection” aveva portato alla sua condanna a dieci anni e otto mesi di reclusione per associazione mafiosa ed estorsione aggravata. Successivamente, l’operazione “Padronanza”, condotta nel 2020, aveva ulteriormente confermato il suo ruolo di rilievo all’interno del mandamento mafioso della Noce, in particolare nella famiglia mafiosa di Cruillas.