Gisella Cardia annuncia maledizioni e iatture nel tentativo di far presa sui pochi fedeli ancora disposti a seguirla dopo lo stop imposto dalla Diocesi.
TREVIGNANO ROMANO (Roma) – Rieccola fra i suoi accoliti la veggente di Trevignano. Gisella Cardia è tornata a farsi vedere in via Campo delle Rose sfidando il freddo e la pioggia. Dopo la batosta della Diocesi e il sequestro dell’area di preghiera operato dal Comune di Trevignano la santona pareva avesse desistito dal farsi vedere in pubblico ma una volta ottenuto il dissequestro del terreno adibito ad “attività culturali” da parte della Procura di Civitavecchia, eccola tornare in piazza più ringalluzzita di prima. Già il 21 aprile scorso Maria Giuseppe Scarpulla, ex imprenditrice siciliana divenuta poi una sorta di carismatica in grado di moltiplicare gnocchi e pizze, era tornata alla ribalta annunciando anatemi sempre per nome e conto della Beata Vergine che parlerebbe con lei tramite messaggi che la donna poi legge ai suoi fedeli. Stavolta sono dolori: si parla di catastrofi, morti e distruzioni.
Nonostante lo stop imposto dal vescovo di Civita Castellana, monsignor Marco Salvi, Gisella Cardia annuncia maledizioni e iatture per tutti:
” Il nucleare si fa strada per distruggere l’umanità…la carestia sta arrivando! Siate cauti, continuate a fare scorte…la città dei Sette Colli rischia grandi terremoti. Sacerdoti, vescovi e cardinali, che stanno disperdendo il gregge, e coloro che stanno creando confusione saranno severamente puniti. Questo è il momento della divisione…sarà nelle famiglie, nei gruppi, nelle amicizie e nella Chiesa”.
E’ palese dunque un tentativo di manipolazione dei pochi fedeli mariani presenti all’ennesimo show della buona Gisella. Solo annunciando catastrofi, infatti, le persone più sensibili possono mettere in atto quanto riferito dalla santona per isolarsi così dal resto del mondo dedicandosi esclusivamente a Gisella, da molti considerata la parola della Madonna.
Insomma con simili argomenti si rischia grosso e non sarebbe la prima volta che taluni individui si siano fatti assoggettare da parole forti imposte ad hoc con previsioni di morte e accadimenti negativi epocali. In poche parole Gisella è tornata alla grande ma attorniata solo da un pugno di fedelissimi. Nulla a che vedere con gli anni scorsi quando via Campo delle Rose brulicava di folla, autobus e camper provenienti da ogni parte d’Italia. Il 3 maggio scorso la presunta veggente di Trevignano non si è fatta attendere e forte del dissequestro giudiziario del suo terreno, intestato alla Onlus che gestisce con il marito Gianni Cardia, ha preso la parola più decisa che mai a farsi ascoltare da tutti. Ovviamente come megafono di Maria Vergine e Madre, beninteso:
” Oggi è stata una bellissima preghiera – ha detto Gisella – oggi abbiamo meditato i misteri del venerdì, del dolore e della passione di Cristo. Un po’ tutti siamo in questo momento sul Calvario, siamo davanti a Pilato che si lava le mani, che dice: io libero il delinquente piuttosto che Gesù, siamo sulla strada accompagnati dai soldati che ci portano al Golgota dove Gesù viene sputato e flagellato. Ma Gesù alla fine dice una cosa importante: il mio grido sulla croce non è stato di dolore ma di gioia ma perché vi ho salvato dal peccato e dalla morte e le mie braccia aperte sono state aperte per tutta l’umanità. Abbiamo una grande possibilità: ritornare sulla via giusta, quella più stretta, quella con le spine, ma prendendo quella strada, con coraggio e fede tutto peserà molto meno e arriveremo alla vita eterna di Gesù…”.
Alcuni giorni prima Gisella pare avesse ricevuto un messaggio dallo stesso Figlio di Dio che l’avrebbe incoraggiata a proseguire la sua missione religiosa:
“Figlia la tua missione è la mia missione – avrebbe detto Cristo – Non finirà finché l’ultima pecorella tornerà nel gregge. Non abbiate paura di questi momenti, perché il demonio sta per essere sconfitto e tornerà negli inferi”.
Quella di Gisella Cardia rischia di diventare una storia infinita anche perché, sino a prova contraria, l’ex imprenditrice di Patti può fare ciò che vuole nel rispetto della legge. Riunirsi per pregare e ascoltare i messaggi della Madonna per bocca di una donna non è reato. Sempre che non siano falsi e non si abusi così della credulità popolare.