Anche dietro a una notizia apparentemente stravagante, come quella sull’aumento di dimensioni dei genitali maschili, si nascondono le conseguenze della nostra cattiva condotta ai danni dell’ambiente.
Roma – A volte capita di leggere notizie esilaranti, che destano stupore e riescono a strappare qualche timido sorriso. Una ricerca a cura della Standford University ha rivelato all’umanità intera che il pene degli uomini è cresciuto in lunghezza negli ultimi 30 anni. Trattandosi di uno studio sull’organo sessuale maschile, non può che essere stata una ricerca del… c. Comunque, pare che la sua lunghezza sia cresciuta del 25% dal 1992 al 2021, raggiungendo una misura tra i 12 e 15 centimetri.
Alla notizia, si sono sfregati le mani quelli che della misura hanno fatto il loro standard di vita. Le loro grida di giubilo sono state, in realtà, subito represse. Secondo gli scienziati, l’effetto “allungamento” deriverebbe da un’esposizione a sostanze chimiche, stili di vita sedentari e una dieta fondata sul cibo spazzatura. Nello stesso periodo, gli stessi fattori ambientali hanno inciso anche sul celere declino dei tassi di fertilità.
Lo studio è stato pubblicato su “The world journal men’s health“. I ricercatori, nel periodo esaminato, pensavano ad una riduzione della lunghezza e non a un allungamento. Come è stato rivelato dallo studio:
“Qualsiasi cambiamento generale nello sviluppo è preoccupante, perché il nostro sistema riproduttivo è uno degli aspetti più importanti della biologia umana. Se stiamo assistendo a un cambiamento così veloce, significa che sta accadendo qualcosa di potente al nostro corpo. Dovremmo cercare di confermare questi risultati e, se confermati, dobbiamo determinare la causa di questi cambiamenti”
Secondo gli scienziati, la lunghezza del pene è correlata agli ormoni riproduttivi del sistema endocrino. Ora l’esposizione chimica a pesticidi o a prodotti per l’igiene interagisce con i sistemi ormonali. Questa ipotesi è stata considerata un rischio per qui ragazzi e quelle ragazze che si trovano catapultati nel mondo della pubertà, in anticipo rispetto ai tempi, con riperussioni sullo sviluppo genitale.
Visto quanto emerso, gli studiosi hanno ritenuto che questi fattori potrebbero provocare infertilità, disfunzioni erettili e peni più lunghi. Inoltre, oltre all’esposizione di sostanze chimiche, altre cause che incidono sul fenomeno sono l’inquinamento, le diete povere, la vita sedentaria. Per completare il quadro, secondo uno studio pubblicato nel 2022, il numero medio di spermatozoi maschili è in caduta libera, tanto da essersi dimezzato rispetto agli ‘anni ’70. Come hanno concluso i ricercatori:
“Il grande passo successivo sarà ora esaminare altre popolazioni di pazienti, come quella pediatrica, per vedere se ci sono cambiamenti simili. Proprio come misuriamo l’altezza e il peso ogni anno, anche la misurazione del pene in modo sistematico potrebbe rivelarsi un indicatore precoce dei cambiamenti nello sviluppo umano”
Come si è visto, anche una notizia all’apparenza bislacca e che ha fatto sognare molti di essere i nuovi Rocco Siffredi, noto attore porno italiano, fornito di dimensioni notevoli (almeno così si dice nel giro), in realtà conferma quanti danni abbiamo provocato all’ambiente.
Grazie alla nostra dabbennagine nella migliore delle ipotesi o o al nostro cinismo nella peggiore, adesso i nodi stanno venendo al pettine. E sono dolori per tutti, nessuno escluso!