L’Italia cresce, dice Draghi, come la povertà

Mai come oggi l’Italia tira dal punto di vista economico e presto potrebbe sorpassare Paesi come Germania, Francia e Stati Uniti. Una ripresa straordinaria, aggiunge il Premier a scadenza, di cui però nessuno si accorge, Basta farsi un giro nelle città per rendersene conto. Ma tant’é.

Roma – Tante le sorprese in questa campagna elettorale in costume da bagno. I moderati del centrodestra sparigliano le carte della coalizione e dopo l’accordo siglato dai leader, mettono in discussione l’intesa sui candidati nei collegi uninominali. Una vera rivoluzione o un’illusione la cui sopravvivenza è ugualmente garantita da alcuni posti nelle liste di FdI e FI. Chissà. Così “Noi con l’Italia” di Maurizio Lupi e “Italia al centro” di Giovanni Toti daranno vita ad una lista comune con relativo contrassegno elettorale che correrà in coalizione con il centrodestra.

Seguono a ruota “l’Unione di centro” di Lorenzo Cesa e “Coraggio Italia” di Luigi Brugnaro. Anche loro correranno in una nuova lista e con un simbolo comune. La rinnovata fisionomia centrista, a quanto sembra non concordata, fa saltare gli accordi presi nel vertice dei leader la settimana scorsa. Poi c’è “Unione Popolare” di Luigi De Magistris a cui ha aderito Piera Aiello, parlamentare e testimone di giustizia sotto scorta, i cui attivisti sono impegnati nella raccolta delle firme.

Il paradosso è che dall’incontro della coalizione di centrodestra era emerso, in un primo momento, che a “Noi con l’Italia e Coraggio Italia” sarebbero stati riservati undici collegi da Fratelli d’Italia, mentre l’Udc avrebbe inserito i propri candidati nelle liste di Forza Italia. Adesso, però, dopo l’ingresso della formazione del governatore ligure nella trattativa, si ventila la possibilità che ai centristi potessero riservarsi 13 collegi, con l’Udc sempre in carico a FI. Ma con le due liste divise sembrerebbe che l’Udc non sia più incorporata nelle liste di Berlusconi. Ma cos’è questa, una tesi complottista e divisiva? Fatta apposta?

E’, infatti, come se la sicurezza venisse assicurata con alcuni seggi sicuri dai due partiti maggiori della coalizione, nello stesso tempo i neonati partiti avrebbero, con i propri simboli, una maggiore identità ed immagine come centro moderato. Solo apparenze strumentali perché nei fatti la legge elettorale consentirebbe ai partiti maggiori di godere della percentuale di consenso dei partiti minori, qualora quest’ultimi non raggiungessero la soglia del 3%.

Ne consegue che tutto appare molto suggestivo e comunque nella normalità, con nessuno strappo all’orizzonte. Vedremo. I sondaggi, comunque, dicono che FdI è il primo partito in assoluto con la possibilità di indicare il nome del premier.

“…Vediamo che cosa succederà nelle urne – dice Meloni – se così sarà potrei essere la prima donna a guidare il governo italiano nella storia e sarebbe per me un grande onore…”. Poi soffermandosi sul tema degli sbarchi, Giorgia Meloni, ha anche affrontato l’argomento dicendo che “…La situazione potrà risolversi col blocco navale, che altro non è che una missione europea, da concordare con le istituzioni europee, per trattare insieme alla Libia la possibilità che si fermino i barconi in partenza…“.

Ossia con l’apertura in Africa degli hot-spot, in modo che la valutazione tra chi ha diritto ad essere rifugiato e chi è irregolare avvenga in loco:”…Ovvero si decida nel continente africano la distribuzione dei veri profughi – ha spiegato la leader di Fratelli d’Italiain quanto occorre smetterla di considerare profughi e irregolari la stessa cosa. È una falsità costruita in questi anni dalla sinistra...”.

Draghi nel contempo si dichiara soddisfatto:“…L’andamento dell’economia è di gran lunga migliore del previsto – ha detto Il Premier dimissionario – e la crescita annuale è pari al 3,4%. L’Italia non era mai cresciuta più del 2%. Ecco perché si tratta di una ripresa veramente straordinaria. Anche secondo il Fmi cresceremo più di Paesi come la Germania, la Francia e gli Stati Uniti...”. Se la previsione si rivelasse fondata sarebbe un ottimo punto di inizio per la nuova legislatura. Ma è davvero cosi? Camminando per strada non sembrerebbe.

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