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Le opposizioni contro Brunetta: “Pensionato e pure stipendiato, schiaffo ai lavoratori”

Il Pnrr prevede norma ad hoc che permette di cumulare la pensione di parlamentare e docente, a quella di Presidente del Cnel.

Roma – Il Pnrr fa un regalo all’ex ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta. E di certo le opposizioni al governo non stanno a guardare e vanno all’attacco. “Se sei un pensionato non puoi ricoprire incarichi pubblici retribuiti. Se sei un pensionato e ti chiami Renato Brunetta, il governo approva una norma ad hoc per consentirti di cumulare la tua pensione di parlamentare e docente, a quella di Presidente del CNEL”, è l’affondo su Fb di Vittoria Baldino, vicecapogruppo M5S a Montecitorio.

Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, un “organo costituzionale famoso per la sua inutilità dimostrata negli anni e per essere di promessa abolizione da parte di ogni governo”, fa notare con una certa decisione la parlamentare pentastellata. “Fino all’avvento di Giorgia Meloni, che lo sta utilizzando per disporne a capo il pensionato Brunetta e buttare nel cestino il salario minimo legale, perché ritenuto come da posizione arcinota dello stesso interessato inutile e addirittura nocivo per gli stipendi ‘anche più bassi'”.

Vittoria Baldino

“Ma non è finita qui – aggiunge Baldino – perché per giustificare la norma ad hoc che consentirà all’ex ministro di cumulare pensioni e retribuzione, gli è stato attribuito addirittura un posto all’interno della Cabina di regia del PNRR. Stessa buona sorte è toccata all’Amministratore delegato della Società Ponte sullo Stretto, non prima di aver consentito a tutti i dirigenti della stessa società di poter percepire lauti stipendi, superando il tetto di 240mila euro annui delle retribuzioni, previsto nella Pubblica Amministrazione. Alla faccia del salario minimo”.

“Lo trovo uno schiaffo nei confronti dei pensionati minimi, ai quali avevano promesso di aumentare fino a mille euro le loro pensioni, una presa in giro nei confronti di milioni di lavoratori che percepiscono stipendi da fame e si sono visti bocciare sonoramente la nostra proposta di legge sul salario minimo da chi ha sempre percepito lauti compensi e oggi si fa scrivere una norma ad hoc per ricevere un trattamento privilegiato rispetto a tutti gli altri pensionati italiani“, sottolinea la parlamentare. 

Renato Brunetta

Brunetta dal canto suo esprime soddisfazione, e si congratula con Confcommercio-Imprese per l’Italia, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UilTuCS-Uil per la firma del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del terziario. “Un contratto importante per il nostro Paese – dichiara in una nota – e per la nostra economia, a lungo atteso dai 2,5 milioni di lavoratori e dalle quasi 400mila imprese a cui si applica, come certificano i dati ufficiali elaborati dall’Archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi del Cnel. 

Ma oltre ai 5 stelle Nicola Fratoianni dell’Alleanza Verdi Sinistra dopo le notizie di stampa su una deroga inserita nelle norme del Pnrr per il presidente del Cnel che permetterebbe l’erogazione di un emolumento a suo favore, insorge: “”In tanti certamente si ricorderanno che il governo Meloni aveva chiesto al Cnel presieduto da Brunetta di valutare la condizione degli stipendi dei lavoratori in Italia per rispondere alla nostra proposta di salario minimo. Oggi comprendiamo quale utilità abbia avuto il Cnel: non è riuscito a risolvere il problema degli stipendi bassi dei lavoratori, ma certamente ha dato uno stipendio. A Brunetta. Ora siamo tutti più sollevati”. 

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