Oggi pomeriggio il voto sul caso della ministra del Turismo, mentre in mattinata la discussione generale sulla vicenda Almasri.
Roma – Sarà votata oggi pomeriggio la mozione di sfiducia presentata contro la ministra del Turismo Daniela Santanché. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo, che ha programmato il voto alla Camera dei Deputati appena dopo la commemorazione dell’ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci, prevista per le 15:30. Nella mattinata di oggi si terrà invece la discussione generale sulla mozione di sfiducia presentata nei confronti del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, per il caso Almasri. La mozione su Santanchè per il caso Visibilia e targata Movimento Cinque Stelle e sottoscritta anche dal Pd, era approdata in Aula lo scorso 10 febbraio. La mozione presentata dai 5Stelle, è stata sottoscritta anche dalla capogruppo Pd, Chiara Braga, e da quella di Alleanza Verdi e Sinistra, Luana Zanella.
Quel giorno si era svolta la discussione generale sulla mozione nei confronti dell’esponente di Fratelli d’Italia, rinviata a giudizio per false comunicazioni sociali su una delle società del gruppo da lei fondato. La ministra era presente in Aula, accanto a lei nei banchi del governo i ministri Ciriani e Musumeci. Vuoti i banchi di Forza Italia, Lega e Noi Moderati. Presenti la segretaria del Pd, Elly Schlein, e il leader del M5S Giuseppe Conte. “Siamo qui a chiedere che la ministra Santanché si dimetta per una serie di motivi e in primo luogo perché è un conflitto di interessi che cammina, non avrebbe nemmeno dovuto essere nominata – aveva detto Vittoria Baldino (M5s) illustrando la mozione – La sua è una resistenza a tutela della sua poltrona, la nostra è a tutela delle istituzioni”.
”Il vostro motto era ‘coerenza, coerenza coerenza’ e ora è ‘poltrona, poltrona, poltrona’”, aveva detto il Dem Federico Gianassi durante la discussione generale rivolgendosi ai banchi della maggioranza. “Ministra Santanché: l’unica battaglia che sta vincendo è quella con la premier Meloni che, ancora una volta, riesce a fare una sola cosa: scappare”. “Andremo a ‘Chi l’ha visto?’”, aveva ironizzato. Gianassi aveva evidenziato la scarsa presenza della maggioranza in Aula: “I banchi di FI sono vuoti, anche quelli della Lega e perfino di Noi moderati, c’è un drappello di martiri di FdI costretti a presentarsi e che però non prenderanno la parola” per difenderla. Alla fine della discussione generale, la ministra Santanché – appena si è concluso l’ultimo intervento – si era alzata dai banchi del governo e aveva lasciato l’emiciclo.
Dagli scranni del Movimento 5 Stelle si erano sentite le voci di deputate e deputati che avevano gridato “Vergogna!”, dato che la ministra non aveva replicato, come prevede invece il Regolamento. Oggi arriverà il momento della verità. Dice di avere “le idee chiarissime”, la ministra del Turismo, Daniela Santanché, sui contenuti della replica alla mozione di sfiducia in Parlamento presentata dal Movimento 5stelle nei suoi confronti, in merito al rinvio a giudizio per falso in bilancio. Tuttavia, ha sottolineato l’esponente di Fratelli d’Italia, i tempi legati al dibattito non dipendono da lei. “Credo che abbiamo parlato, abbiamo già detto tutto” ha precisato Santanché, rispondendo a una domanda di un cronista, che gli ha chiesto se avesse sentito la premier Meloni.
La ministra del Turismo è stata rinviata a giudizio lo scorso 17 gennaio per una decisione del tribunale di Milano, e della gup Anna Magelli, dopo una breve camera di consiglio. L’ipotesi accusatoria riguarda il falso in bilancio, che tocca in tutto 17 persone, tra cui il compagno della ministra, Dimitri Kunz, e le tre società del gruppo editoriale: Visibilia Editore, quotata a Piazza Affari; Visibilia Editrice e Visibilia srl, in liquidazione). Si tratta del gruppo fondato dalla stessa senatrice di FdI, dal quale aveva lasciato ogni incarico nel 2022, per poi cedere definitivamente le quote alla Vigilia di Natale 2024, tramite la vendita del 75% della controllante Athena Pubblicità agli svizzeri di Wip Finance. La giudice Magelli ha dichiarato prescritte le imputazioni per gli anni dal 2016 al 2018, dichiarando in questo caso il non doversi procedere tra gli altri anche per Santanché.
Per quanto riguarda Nordio, a presentare la mozione sono stati i partiti di opposizione – Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Italia Viva e Più Europa – in merito alla “gravissima vicenda della liberazione e del rimpatrio con volo di Stato del torturatore libico Almasri”.Osama Almasri, capo della polizia giudiziaria libica e responsabile anche della prigione di Mitiga, è stato arrestato a Torino e subito rilasciato nonostante fosse gravato da un mandato di cattura della Corte penale internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità. La Cpi ha aperto un fascicolo nei confronti dell’Italia per la mancata consegna. Si sfila invece Azione, di Carlo Calenda: “Non è possibile che l’unica via per fare opposizione sia passare da una mozione di sfiducia all’altra. Ieri Santanchè oggi Nordio. Tutte peraltro completamente inutili e controproducenti”.