La psicologia offre gli strumenti per analizzare e comprendere le crisi di coppia e i tradimenti che minano le relazioni amorose. Ma non “risolve” tali problemi alla radice. E forse, oggi, manca il tempo per farlo.
Roma – Le relazioni umane sono state sempre caratterizzate da tradimenti amorosi e la tradizione ha continuato fino ai giorni nostri. Le origini, pare, risalgano all’antica Grecia. La mitologia racconta che il minotauro, concepito dal tradimento di Pasifae, regina di Creta, col toro dell’isola, era dotato di corna e che il popolo ricordava al suo re, Minosse, il tradimento, mostrandogli il tipico gesto con la mano. Da qui nasce il legame con l’adulterio.
Ne esiste, finanche, un significato più nobile. Pare che le donne greche, stanche delle continue guerre dei loro uomini, idearono la tesi per cui, se avessero continuato a combattere, sarebbero stati traditi. E con chi? Se i maschi giovani e prestanti andavano combattere, rimanevano solo giovinetti e vecchi. E poi, da che cosa si sarebbe arguito il tradimento? Da un paio di corna di animale poggiate sul tetto della casa! Ecco scoperto l’arcano.
Nel frattempo le guerre e le corna sono continuate copiose. Eppure, quando si scopre un tradimento ci si senti investiti da un uragano emotivo. Delusione, rabbia, smarrimento. Non si sa dove sbattere la testa. Secondo la recente psicologia, che negli anni ha assunto una sorta di ruolo da “pronto soccorso del sapere”, ogni coppia è unica, ha la sua storia e i suoi equilibri. I motivi per cui si tradisce sono tanti e succede anche nelle coppie considerate felici.
Capita che quando la vita di coppia, emotiva e sessuale, è messa in secondo piano, si sia tentati di cercare un altro/a. In questo caso i due vivono una profonda crisi, che può avere una soluzione o rimettendosi al centro del progetto o rompendo definitivamente. Poi possono esserci aspetti che riguardano un solo partner e che sono correlati ad alcuni tratti o disturbi della personalità. Ad esempio, ci sono individui che per indole hanno una maggiore tendenza a mettere le corna.
Si tratta di soggetti vittime di un tratto/disturbo narcisistico. Anche lo stile di attaccamento gioca un ruolo decisivo. Chi ne ha uno molto insicuro può maggiormente “cadere in tentazione” perché ha bisogno di affetto e di sicurezza emotiva. Altri soggetti, invece, sono alla perenne ricerca di conferme riguardo la propria attrattività fisica e col tradimento desiderano l’attenzione e l’approvazione di un’altra persona che, forse, il partner non concede più o non concede abbastanza.
Poi può capitare di vivere un periodo pieno di insicurezze, depressione, stress oppure bramosia di dare una svolta alla propria esistenza. Tutti elementi che possono influire sul comportamento di una persona fino al tradimento.
Ora, tutte queste spiegazioni offerte dalla moderna psicologia non servono ad avvallare “le corna”, ma a comprendere le cause di questo comportamento. Per prevenirlo, sono necessarie una comunicazione aperta e fiducia reciproca, al fine di essere pronti ad affrontare gli eventuali problemi di coppia.
Ma con la vita stressante, che la maggior parte dei cittadini conduce per “sbarcare il lunario”, si ha tempo per tutto questo? E, poi, come recita un adagio contadino: “solo dove non c’è un campanile, non ci sono corna”!