La villa del narcotrafficante diventerà pronto soccorso

La villetta del boss si trasformerà in centro sanitario gestito da un’associazione. Nel corso di una cerimonia le chiavi dell’immobile sono state consegnate al sindaco Musella.

Assago – Un altro bene immobile confiscato alla mafia e ceduto alla collettività per opere benefiche. Nell’ambito del progetto denominato “Primavera della Legalità”, promosso dal Comune di Assago e dai Comuni del Sud Ovest Milanese che hanno aderito alla Commissione Intercomunale Antimafia, si è svolta la cerimonia di consegna delle chiavi di un fabbricato sequestrato e poi confiscato nel 2016 alla famiglia mafiosa Ippolito.

Enzino il Siciliano“, soprannome del boss Vincenzo Ippolito quando era considerato un personaggio di spicco della mafia locale, aveva fatto parlare di sé in più occasioni. Negli anni ’90, a seguito di diverse indagini, era considerato la mente di un’organizzazione criminale dedita al narcotraffico fra Milano e la Colombia ed altri Paesi del Sudamerica. Nel giugno del 2013 l’epilogo della sua carriera criminale: la Guardia di Finanza eseguiva una grossa confisca a suo carico pari a due milioni e mezzo di euro in beni immobili che costituivano il ricavato delle sue attività illegali. Fra appartamenti, box, un’edicola di giornali e conti correnti, venivano posti i sigilli anche ad un immobile di Assago, sempre di proprietà di Enzino, ubicato in via Raffaello Sanzio 49.

La cerimonia davanti alla villetta confiscata al boss mafioso

L’elegante villetta è stata consegnata al Comune di Assago dall’Agenzia dei beni confiscati alla mafia e alla criminalità organizzata nel corso di una cerimonia simbolica che si è tenuta in loco alla presenza dei rappresentanti del civico consesso locale, del sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti; di Simona Ronchi, direttore Agenzia beni confiscati alla mafia; Paola Pollini, presidente settore antimafia Regione Lombardia e delle diverse autorità di polizia civili e militari.

Le chiavi donate al primo cittadino di Assago, Graziano Musella, saranno consegnate ad un’associazione di volontariato che si occupa di soccorso pubblico e pronto intervento sanitario con grande beneficio dei cittadini. L’immobile però dovrà essere prima ristrutturato e poi attrezzato con queste finalità specifiche dunque occorrerà del tempo prima che entri in funzione.

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