La stangata di Pasqua sui trasporti: il volo Milano-Brindisi come quello per New York

L’indagine di Assoutenti mette in evidenza le cifre astronomiche che dovranno spendere i viaggiatori sia per i voli, che per i treni e i pullman.

Roma – A Pasqua chi si mette in viaggio incapperà in prezzi davvero impossibili: arriva la stangata sui trasporti, come rileva l’associazione dei consumatori Assoutenti, che ha condotto l’indagine. Nel settore aereo si registrano in questi giorni prezzi elevati soprattutto per le rotte nazionali. Ipotizzando l’acquisto di un biglietto Milano-Brindisi da venerdì 18 a martedì 22 aprile, i costi lievitano fino a 619 euro, quasi 50 in più di quanto richiederebbe andare negli stessi giorni a New York: 571 euro con uno scalo. Per il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, a Pasqua si registrano ancora una volta “rincari speculativi” che pesano sulle tasche di chi decide di trascorrere le feste in famiglia.

“Per gli aerei, rispetto alle tariffe praticate in normali giorni non festivi, il rincaro dei prezzi per chi acquista oggi un biglietto è del 240% sulla tratta Linate-Brindisi, del 248% sulla rotta Genova-Catania, del 468% sulla Torino-Lamezia Terme, del 327% sulla Pisa-Catania, solo per fare alcuni esempi”, sottolinea Melluso. L’ondata di rincari investe i principali collegamenti aerei tra Nord e Sud. Prendendo ad esempio il periodo 18-22 aprile, Assoutenti stima un costo di 518 euro per volare da Milano Linate a Catania Fontanarossa, 499 per andare a Palermo Punta Raisi e 460 a Cagliari Elmas. Lasciando il capoluogo lombardo, il prezzo del biglietto per un Genova-Catania viaggia intorno ai 401 euro, 3 in più del collegamento Torino-Lamezia Terme (398). A incidere sul costo del biglietto è in primo luogo la coincidenza offerta dal calendario.

Il “maxi ponte” che vede susseguirsi Pasqua (20 aprile), 25 Aprile – Festa della Liberazione e 1° maggio – Festa dei lavoratori segna un incremento sul numero di spostamenti a partire dalla “pattuglia” di professionisti e studenti fuorisede. La guida di RimborsoAlVolo suggerisce poi di individuare le offerte migliori controllando frequentemente le piattaforme di confronto prezzi, evitare di partire nei giorni di maggiore richiesta come il venerdì o il sabato e valutare i pacchetti che combinano volo e hotel per abbattere i costi complessivi. Occorre poi considerare le distanze tra lo scalo di arrivo e la località di destinazione e sfruttare il check-in online per risparmiare tempo. In caso di ritardi e cancellazioni si hanno diritto ad assistenza, rimborsi e, in alcuni casi, a una compensazione pecuniaria di 600 euro.

E non va meglio per chi sceglie uno spostamento in treno. I (pochi) biglietti rimasti per Pasqua toccano cifre astronomiche anche escludendo l’Alta Velocità. Partendo da Torino Porta Nuova venerdì 18 aprile, occorrono dai 195 ai 360 euro solo per raggiungere Reggio Calabria. Una situazione analoga si avrebbe partendo da Milano dove la spesa oscilla dai 104,4 a 345 euro a seconda della tipologia di convoglio. Guardando altre tratte ferroviarie, Assoutenti calcola una spesa elevata per raggiungere Lecce, in Puglia: 340 euro per partire da Genova, 320 euro da Milano e 311 euro da Torino. Non va meglio per arrivare a Salerno, in Campania, con il biglietto che da Milano ha raggiunto i 310 euro.

Ingrana la marcia anche il prezzo dei collegamenti con il pullman, tradizionalmente gettonato tra i giovani perché considerato il mezzo di trasporto più economico. Pur contando costi inferiori rispetto ad aerei e treni, la spesa per raggiungere Reggio Calabria da Milano o da Torino supera i 120 euro. Oltre i 100 euro è anche la cifra stimata dall’indagine Assoutenti per arrivare, dalle stesse città del nord, a Lecce o a Bari. Partendo il 18 aprile la spesa supera i 120 euro per raggiungere Reggio Calabria partendo da Milano o da Torino. Oltre 100 euro il costo del biglietto per viaggiare dalle stesse città verso Lecce o Bari, 76 euro per la tratta Milano-Salerno. Più economico partire da Roma: 56 euro per raggiungere Reggio Calabria, 51 euro per andare a Lecce.

“Il governo – è l’appello del presidente Melluso – deve intervenire per evitare il solito salasso sulle tasche degli italiani, calmierare le tariffe in vigore nei giorni di festa e imporre soprattutto alle società ferroviarie un aumento dei collegamenti quando si intensificano le partenze dei cittadini”.

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