La sanità delle clientele: indagati Razza e Scavone

L’ex numero uno della sanità siciliana Ruggero Razza avrebbe favorito un suo candidato per un progetto da 10mila euro per “Osas Catania – Sentinelle della prevenzione”. Scavone avrebbe garantito per un altro soggetto interessato ad un progetto da 15mila euro per il “Centro cardio hub e spoke – modello di prevenzione e riabilitazione”.

Catania – Sono 17 gli indagati nell’inchiesta sui progetti pilotati della Sanità siciliana che ha portato agli arresti domiciliari tre medici e un dipendente amministrativo. Gli ex assessori regionali alla Sanità Ruggero Razza, indagato anche per i dati Covid artefatti, ed Antonio Scavone, sono due degli otto indagati per i quali la Procura di Catania, che coordina le indagini condotte dai carabinieri del comando provinciale etneo, aveva chiesto la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio. Il Gip si è riservato di decidere dopo l’esito dell’interrogatorio di garanzia. Di seguito i nomi degli altri sei indagati: Alberto Bianchi, Filippo Di Piazza, Giuseppe Di Rosa, Calogero Grillo, Ignazio La Mantia e Rosalia Maria Leonardi.

Indaga la Procura di Catania

Razza avrebbe favorito un candidato per un progetto da 10mila euro per “Osas Catania – Sentinelle della prevenzione” mentre Scavone è accusato di aver garantito un altro soggetto interessato ad un progetto da 15mila euro per il “Centro cardio hub e spoke – Modello di prevenzione e riabilitazione“. Il medico otorinolaringoiatra Ignazio La Mantia invece è indagato per turbata libertà degli incanti con l’accusa di avere favorito un candidato ad un concorso per dirigenti all’Ordine dei medici di Catania

L’inchiesta ha portato ai domiciliari Nunzio Ezio Campagna, Gesualdo Antonio Missale e l’ex assessore comunale di Fratelli d’Italia e candidato sindaco Sebastiano Felice Agatino Ferlito. Per altri cinque indagati non è stata richiesta alcuna misura cautelare.

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