La rivoluzione di miONCO-Dx. In arrivo un esame del sangue che rivelerà precocemente 12 tipi di tumore

Il test ematico, supportato dall’Intelligenza Artificiale, ha una sensibilità e specificità pari al 99% in ogni stadio del cancro. Rivela la neoplasia ancora prima che essa sviluppi i primi sintomi.

L’esame del sangue miONCO-Dx, sviluppato dai ricercatori dell’Università di Southampton, è entrato nella sperimentazione del Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito con l’obiettivo futuro di migliorare i tassi di sopravvivenza dal cancro in Inghilterra e nel mondo.

Il test miONCO-Dx è un esame diagnostico precoce multi-cancro: un innovativo test ematico sviluppato da Xgenera (l’azienda sanitaria spin-out dell’Università di Southampton), in partnership con l’ospedale di Southampton e il National Institute for Health and Care Research (NIHR). L’esame del sangue miONCO-Dx è in grado di rilevare 12 dei tumori più letali e comuni, già dalla fase iniziale, con il prelievo di soli 100 μl (microlitri) di siero sanguigno. Con una previsione di presenza/assenza di cancro per tutti i 12 tumori, miONCO-Dx ha un’accuratezza nella previsione della sede di origine del tumore pari al 98% in tutti gli stadi (I-IV).

I 12 tumori che miONCO-Dx può rilevare sono: il cancro all’esofago, al fegato, all’intestino, alle ovaie, al pancreas, ai polmoni, alla prostata, al seno, allo stomaco e alla vescica. A questi si aggiungono il più aggressivo e diffuso tra i tumori cerebrali, il glioblastoma, e il sarcoma delle ossa e dei tessuti molli.

La nascita della sperimentazione

Secondo i dati riportati in un articolo del National Institute for Health and Care Research, nel 2020 si sono verificati 18,1 milioni di casi di cancro e quasi 10 milioni di decessi in tutto il mondo. Guardando i numeri, in media, nel Regno Unito vengono diagnosticati, ogni anno, circa 367.000 nuovi casi di cancro.

Sono numerosi gli operatori sanitari che stanno introducendo iniziative per migliorare la diagnosi precoce, a livello globale, e il Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito, il NHS (National Health Service), si è prefissato l’obiettivo di aumentare i tassi di sopravvivenza di 55.000 persone, ogni anno, e di diagnosticare tre tumori su quattro in fase precoce entro il 2028. Un altro aspetto importante è il lato economico: secondo i dati forniti dall’ente Cancer Research UK, la cura del cancro risulta essere tre volte più economica, se la neoplasia viene diagnosticata precocemente, rispetto ad una diagnosi di tumore in stadio avanzato.

Il progetto di ricerca del test miONCO-Dx, portato avanti da Xgenera, è suddiviso in due parti: la prima ha reso il test più efficiente; la seconda, in avvio, verificherà le prestazioni tecniche e cliniche del test finale su un campione eterogeneo di persone.

La sperimentazione clinica del promettente test ematico, iniziata nell’Ottobre 2024, si concluderà nel Settembre 2027 ed è sostenuta dal Governo e dal Dipartimento della Salute e dell’Assistenza Sociale (DHSC), attivi nel dare forma al piano nazionale oncologico per l’Inghilterra. Lo studio proietta le speranze dei pazienti verso un futuro più ottimista, conducendo il mondo della Scienza e della Medicina verso diagnosi più rapide e accurate per i tumori più diffusi.

Se il test verrà validato, sarà in grado di operare in un contesto ad alto volume.Dopotutto, la missione finale è salvare vite umane, identificando il cancro nelle sue fasi iniziali, grazie ad un test del sangue, economico e non invasivo, che consentirà una diagnosi precoce a un’ampia popolazione, comprese le persone che vivono in aree socialmente svantaggiate e remote.

Il dottor Andrew (Andy) Shapanis e il professor Paul Skipp

Il Ministro della Salute britannico, Wes Streeting, Segretario di Stato per la salute e l’assistenza sociale del Regno Unito, rendendo pubblico il sostegno del Governo nella sperimentazione leader a livello mondiale, ha colto l’occasione per sottolineare il fatto che “la chiave per sopravvivere al cancro è individuarlo il prima possibile”, evidenziando i vantaggi del nuovo test all’interno del piano nazionale contro il cancro.

Sfruttando tecnologie all’avanguardia e algoritmi avanzati, sarà sempre più possibile, grazie al test miONCO-Dx, rilevare il cancro in fase precoce, quando le opzioni di trattamento riescono ad ottenere più risposte dall’organismo.Dopotutto, è noto che gran parte della morbilità (la frequenza percentuale di una malattia in una collettività) e della mortalità dei tumori umani è correlata alla diagnosi tardiva, che rende le terapie meno efficaci.

Il test miONCO-Dx: un esame di diagnosi precoce multi-cancro

L’esame ematico miONCO-Dx è in grado di rilevare, in un unico test, 12 tipi di cancro: il 68% di tutti i nuovi tumori. Inoltre,il test, sviluppato con i dati di oltre 20.000 pazienti, è più accurato di altri attualmente disponibili, essendo caratterizzato da un’alta sensibilità e un’alta specificità corrispondenti al 99% in ogni stadio del cancro.

Grazie al supporto dei dati raccolti da numerose ricerche al servizio dell’oncologia, l’innovativo test MCED (Multi-Cancer Early Detection) di Xgenera ha manifestato il suo potenziale nel rivoluzionare la diagnosi oncologica, risultando in grado di fornire agli operatori sanitari informazioni tempestive, migliorando i risultati per i pazienti e, di conseguenza, l’impatto del cancro nel mondo.

I test MCED, una nuova classe di esami ematici (messi a punto dai ricercatori per individuare la presenza di vari tumori, in fase molto precoce, spesso prima che compaiano i relativi sintomi), cercano i segnali di DNA tumorale circolante (ctDNA) o altri biomarcatori specifici in grado di indicare la presenza di un tumore e la sua probabile localizzazione. Ecco perché i test di diagnosi precoce multi-cancro rappresentano la migliore lotta contro i tumori, proprio perché sono in grado di identificarli in una fase iniziale, quando i trattamenti sono più efficaci.

Come si possono usare i microRNA per rilevare il cancro?

Xgenera ha sviluppato miONCO-Dx per un preciso fine: misurare l’espressione dei microRNA (miRNA) tramite un semplice prelievo del sangue. L’azienda sanitaria analizza l’espressione dei microRNA (miRNA) per misurare le avvisaglie dei tumori, le risposte dell’ospite e i segnali che guidano la tumorigenesi, ossia il processo di sviluppo del tumore caratterizzato da un’alterazione nella proliferazione cellulare e da un accumulo di mutazioni genetiche, che possono condurre alla trasformazione delle cellule normali in neoplastiche.

Come precisato dal team di Xgenera, i miRNA, molecole molto piccole contenute all’interno delle cellule del corpo umano, vengono considerati regolatori genetici poiché “influenzano l’espressione dei geni legandosi all’RNA messaggero (mRNA), che trasporta le istruzioni per la sintesi proteica”. La regolazione delle proteine è fondamentale per controllare i vari processi cellulari (crescita, sviluppo, equilibrio delle funzioni dell’organismo) e una disregolazione dei miRNA potrebbe contribuire allo sviluppo di malattie come il cancro (talvolta potrebbe esserne un vero e proprio sintomo).

Dato che i miRNA si possono legare all’mRNA, quando ciò avviene questi possono inibire la produzione di proteine ed è per questo motivo che Xgenera sfrutta un pannello di miRNA, che indica il cancro nelle fasi iniziali e rappresenta la nascita del tumore, la sua crescita e la risposta dell’ospite. Il processo di apprendimento automatico, istruito dalle indicazioni fornite dai ricercatori della sperimentazione, è in grado, dunque, d’interpretare e prevedere il cancro, nonché la sua precisa localizzazione.

L’importanza della diagnosi precoce

I dati confermano che quasi la metà dei tumori viene diagnosticata in fase avanzata ed è bene sottolineare che circa il 70% dei decessi, causati dal cancro, deriva da tumori attualmente non sottoposti a screening. La diagnosi precoce è dunque fondamentale e l’innovativo screening rappresenta il modo migliore per scoprire la presenza del tumore negli stadi iniziali, prevedendo l’esecuzione del test su persone che non manifestano sintomi.

Ad oggi, lo screening esiste principalmente per 4 tipi di cancro ed è in grado d’individuare un tumore alla volta: screening cervicale per i tumori della cervice uterina (Pap-test o test HPV), screening mammografico per il tumore al seno, screening colorettale per il tumore all’intestino (ricerca di sangue occulto nelle feci o colonscopia) e screening per il tumore al polmone (TC torace a bassa dose). Questi test non rilevano tumori in fasi molto precoci. Inoltre, sono esami che vengono eseguiti utilizzando test di imaging e analisi istopatologica di tessuto bioptico, manifestando una scarsa specificità e tassi di falsi positivi molto elevati (circa 18 falsi positivi ogni diagnosi corretta).

Come poter evitare ansia inutile, procedure di follow-up invasive e trattamenti ingiustificati? Con l’introduzione di nuove tecnologie.

Infatti, i test MCED, con un tasso di falsi positivi molto basso in tutti gli stadi del cancro, attraverso un singolo prelievo di sangue potrebbero condurre a un cambio di paradigma nello screening del cancro, con un impatto significativo sulla salute pubblica, sia attraverso un miglioramento del processo decisionale clinico che della sopravvivenza dei pazienti. Grazie alla ricerca medico-scientifica, volta a spianare la strada verso un futuro in cui la diagnosi precoce potrà salvare sempre più vite umane, i numeri potranno radicalmente cambiare, abbandonando le percentuali attuali: 93% di sopravvivenza nella fase iniziale contro il 10% in fase avanzata.

La svolta epocale

Al giorno d’oggi, personalizzazione e previsione sono i due concetti chiave su cui si fonda la ricerca in Medicina e grazie al contributo che potrà offrire miONCO-Dx, forse, in un domani non tanto lontano, si potrà assistere ad una svolta epocale dell’approccio sanitario. La speranza è di non doversi limitare alle cure dettate dai protocolli post-diagnosi, ma riuscire ad evitare, sin dal principio, percorsi di cura e trattamenti (che spesso non sono nemmeno efficaci), facendo un’adeguata prevenzione supportata dagli innovativi strumenti tecnologici al servizio della sanità.

Grazie all’azione tempestiva ci saranno sempre più vite salvate, più diagnosi anticipate e, non di inferiore importanza, un minore peso a livello economico che grava da anni su pazienti e sistemi sanitari nazionali.

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