La mancia del governo all’alluvionato: chiede 30mila euro, ne arrivano 13,83

Stefano Mordini, agricoltore di Riolo Terme: “Danni enormi, speravamo nel rimborso. Almeno ci spieghino come hanno calcolato questa cifra“.

RIOLO TERME (Ravenna) – Oltre il danno anche la beffa: lo Stato non si smentisce e rimborsa 13,83 euro a fronte dei 30mila richiesti da una famiglia di agricoltori per gli ingenti danni subìti durante la scorsa alluvione. Non è certo la prima volta che le casse pubbliche giocano brutti scherzi ai cittadini già duramente provati da terremoti, eruzioni, frane, smottamenti, nubifragi, qualche ponte che crolla e cosi via dicendo.

L’azienda agricola Mordini che ha subito ingenti danni

Spesso aziende e privati si sono visti negare ogni sorta di ristoro dal Governo in carica a fronte dei danni subiti e della chiusura delle attività economiche e commerciali. Poi c’è chi si è arricchito, senza subire danneggiamenti, e chi non ha visto un euro pur vedendosi distrutta, in tutto o in parte, la propria fonte di reddito. E per chi si è rimboccate le maniche, come in questo caso, per rimettere in sesto l’azienda e salvare il posto di lavoro proprio e quello dei dipendenti, a fronte di quattro soldi richiesti come indennizzo, la risposta dello Stato è stata concreta ed immediata:

”La nostra famiglia coltiva vigne e ulivi tra i calanchi delle nostre colline romagnole – racconta Stefano Mordini, 38 anni, dell’omonima famiglia di agricoltori – e nel maggio del 2023 abbiamo subìto danni enormi per via della terribile alluvione che hanno spazzato via i raccolti. Come altri nostri colleghi ridotti sul lastrico abbiamo presentato la domanda per ottenere gli indennizzi documentando 30mila euro di danni al raccolto e a tutto il resto. Ci siamo visti risarcire 13,83 euro da Agri-Cat, il fondo mutualistico su cui il Governo aveva destinato 50 milioni di euro per sostenere le realtà agricole emiliano-romagnole. Insomma pochi euro che non sono serviti nemmeno per pagare le spese vive della richiesta…”.

Un danno enorme alle colture risarcito con pochi spiccioli

Il presidente del Consiglio e il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, dopo avevano promesso fondi immediati e una copertura totale dei danni per gli agricoltori colpiti dall’alluvione. Ad oltre un anno di distanza, secondo un italico copione più che consolidato, le promesse si sono rivelate vane, lasciando numerose aziende agricole con le brache per terra. Come non ricordare la Meloni con gli stivaloni mentre stringeva e abbracciava gli alluvionati rassicurandoli che il suo Governo, non come gli altri, avrebbe agito tempestivamente con sostegni e aiuti?

” Ci siamo rimasti malissimo, per non dir peggio – aggiunge Mordini – e oltre tutto non abbiamo ricevuto nessuna spiegazione su come sia stata calcolata questa cifra. Noi abbiamo fatto la domanda come indicato, ci è arrivata questa cifra ad oltre un anno di distanza dall’alluvione. È una beffa e senza davvero alcun chiarimento, nessuno ha delle risposte. Noi siamo in campagna, ci sono stati diversi campi diventati irraggiungibili per diverso tempo, altri in cui effettuare procedure di bonifiche. Ci siamo arrangiati per quello che potevamo e per il resto ci siamo affidati a terzisti, abbiamo cercato di fare il possibile sperando poi nel rimborso…”.

La presidente Meloni con gli alluvionati. Foto U.S. Palazzo Chigi

Adesso, e dopo che anche altre aziende agricole hanno ricevuto somme irrisorie, si sono mosse le associazioni di categoria che chiedono al Governo spiegazioni immediate e un tavolo di concertazione. Nel frattempo, una buona notizia: la Commissione europea ha chiesto all’Italia di rendere disponibili 378,8 milioni per l’Emilia-Romagna e 67,8 milioni per la Toscana, sempre per i danni alluvionali dell’anno scorso.

Ursula von der Leyen a Cesena con gli alluvionati

Il comunicato è del 27 agosto scorso ma, a scanso d’equivoci, è meglio chiarire che, al momento, si tratta solo di una proposta dell’UE che dovrà essere approvata dal Parlamento e dal Consiglio, e solo dopo il loro nulla osta gli Stati membri dell’Unione, colpiti dalle medesime calamità naturali, potranno ricevere le risorse, immediatamente e in un’unica soluzione. In Emilia-Romagna la furia degli elementi ha provocato 17 morti e danni totali stimati in circa 10 miliardi di euro. Una tragedia enorme che aveva indotto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a recarsi di persona nella regione italiana più colpita. La presidente aveva promesso che il Fondo di solidarietà sarebbe stato utilizzato ancora a sostegno dell’Italia ed ha mantenuto la promessa. Altri no, evidentemente.

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