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La Lega rilancia l’abolizione obbligo vaccini ma gli alleati frenano

Forza Italia e FdI respingono la proposta: “Non era negli accordi di governo”. Il PD: “Sarebbe una follia”.

La rimozione dell’obbligo vaccinale, che il Carroccio intende riproporre alle Camere, “non rappresenta una priorità” e, aspetto ancora più rilevante, “non figura negli impegni programmatici”. Torna la tensione tra i partiti della maggioranza sul finire dell’estate, con il nuovo tentativo della via Bellerio di inserire nell’agenda parlamentare l’eliminazione della vaccinazione obbligatoria per minori in età scolare. Mentre il partito di Salvini si prepara a depositare una nuova proposta legislativa, incontra l’opposizione di Fratelli d’Italia e Forza Italia.

La posizione è espressa senza mezzi termini dal presidente del gruppo azzurro a Palazzo Madama, Maurizio Gasparri, impegnato in questi giorni in una tournée nazionale per illustrare le proposte sanitarie del movimento berlusconiano. Gasparri è categorico: “Consideriamo che l’obbligatorietà vaccinale sia stata determinata su indicazione della comunità scientifica e rappresenti uno strumento di protezione collettiva. Tali protocolli derivano da un processo di sviluppo scientifico pluridecennale, non credo debbano essere rimessi in discussione”. Gasparri attinge alla sua esperienza personale: “Nel momento in cui ho accompagnato mio figlio per le vaccinazioni, non ho avviato un confronto tecnico con il pediatra”. Proprio come aveva fatto suo padre, un sottufficiale dell’Arma: “Da bambino esisteva il vaccino contro la poliomielite, mi ci accompagnò, mi diedero la zolletta di zucchero, tutto qui. Non nacque alcun dibattito”.

Maurizio Gasparri

Rivolgendosi ai partner di governo: “Naturalmente, ciascuno può desiderare di presentare nuove proposte, valuteremo. Non mi risultava fosse negli accordi. Del resto, durante l’emergenza sanitaria sono state somministrate miliardi di dosi vaccinali. Certamente si saranno verificati alcuni episodi avversi, ma non mi sembra si sia assistito a un massacro: siamo riusciti a sopravvivere e a superare una pandemia. C’è chi è deceduto per un vasetto di verdure conservate male, gli eventi negativi si verificano, ma non possiamo perdere fiducia nella ricerca scientifica. Noi sosteniamo quanto prescritto dalla comunità scientifica nazionale e internazionale. Solitamente le revisioni avvengono per rafforzare le tutele, non per eliminarle”.

Malumori anche tra le fila di FdI, dove la proposta leghista viene etichettata come una “provocazione estiva”. L’orientamento di Fratelli d’Italia, che emerge dai vertici di via della Scrofa, è di rispettare gli impegni programmatici, dove per il primo azionista dell’esecutivo Meloni “non sembrano presenti riferimenti alla cancellazione dell’obbligo vaccinale”.

Si esprime anche il Partito Democratico: “Rappresenterebbe un grave errore eliminare, come propone la Lega, l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’iscrizione dei bambini agli asili nido e alle scuole dell’infanzia. La normativa varata nel 2017 costituì una decisione fondamentale, motivata dal preoccupante calo della percentuale di minori immunizzati contro patologie altamente trasmissibili e rischiose come il morbillo. Ha generato miglioramenti significativi, come dimostrano le statistiche dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute stesso. Tuttavia, ancora oggi la soglia ideale del 95% di bambini vaccinati non viene raggiunta in numerose regioni italiane. È necessario quindi concentrarsi piuttosto sull’informazione corretta e completa dei genitori sui gravi pericoli che i loro figli potrebbero affrontare senza le vaccinazioni”. Lo dichiara in un comunicato Marina Sereni, referente per la Sanità nella segreteria democratica.

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