Iran: lo scenario dopo la morte di Raisi, elezioni presidenziali a giugno o luglio

Il governo assicura “Nessun vuoto di potere o problemi nell’amministrazione del Paese”. Il successore sarà eletto o nominato entro 50 giorni.

Teheran – Un “martire del servizio”: così la tv di stato iraniana annuncia la morte del presidente Ebrahim Raisi. E ora cosa succede? In base alla Costituzione, le elezioni per eleggere un nuovo presidente potrebbero svolgersi a giugno o luglio, comunque entro 50 giorni. L’agenzia Isna conferma che il primo vicepresidente iraniano Mohammad Mokhber, in conformità con la costituzione del Paese, assumerà le funzioni di Raisi, morto ieri i un incidente in elicottero. Un consiglio speciale composto da tre persone deve organizzare le nuove elezioni entro 50 giorni.

“Il primo vicepresidente, secondo l’articolo 131 della Costituzione iraniana, assume le funzioni di presidente, e un consiglio composto dai capi del potere legislativo e giudiziario e dallo stesso vicepresidente deve organizzare l’elezione di un nuovo presidente entro 50 giorni”, precisa Isna. La nomina dovrà essere
comunque confermata dalla Guida Suprema
, l’ayatollah Ali Khamenei, che ha l’ultima parola su tutte le questioni di Stato. Khamenei può però, in alternativa, decidere di chiedere al consiglio di nominare un successore senza ricorrere alle urne per evitare una fase di transizione in un periodo complesso come quello attuale, segnato dalla guerra tra Israele e Hamas.

Nel caso di un’investitura calata dall’alto, buona parte degli analisti punta su Ghalibaf, ex sindaco di Teheran ed ex generale dei Guardiani della Rivoluzione, una figura sopravvissuta a tutte le purghe di Khamenei e che da tempo aspira alla presidenza. Sia Mokhber che Mohseni-Ejei sono ritenuti leali esecutori degli ordini della Guida Suprema che, qualora venisse scelto Ghalibaf, non dovrebbero mettersi di traverso per ambizioni personali. Anche l’attuale capo della magistratura, figura che viene nominata personalmente da Khamenei senza convalida del Parlamento, potrebbe però avere qualche chance. Raisi è stato eletto presidente nel 2021. Le prossime elezioni sono, al momento, previste nel 2025. 

Intanto, il governo di Teheran è stato convocato per una seconda riunione di emergenza in meno di 24 ore dalla conferma della morte del presidente iraniano e del ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian in un incidente in elicottero. Lo riferiscono questa mattina i media iraniani. Il primo vice presidente iraniano e presidente ad interim Mohammad Mokhber aveva già convocato una riunione di emergenza ieri sera dopo
che l’elicottero su cui viaggiava Raisi risultava disperso.

L’elicottero precipitato con Raisi a bordo

Il governo iraniano ha assicurato che “non ci saranno problemi” nell’amministrazione del Paese dopo la morte di Raisi. “Con l’aiuto di Dio onnipotente e del popolo, non ci saranno problemi nell’amministrazione del paese”, ha affermato l’esecutivo in una nota al termine della prima riunione dopo l’annuncio della morte del capo dello Stato, “Assicuriamo alla nostra nazione leale, grata e amata che il cammino pieno di onore continuerà con lo spirito dell’instancabile Ayatollah Raisi, eroe e servitore del Paese“. La nota descrive Raisi, 63 anni, come un lavoratore instancabile che “ha sacrificato la sua vita per il Paese”.

I media statali hanno pubblicato una fotografia del posto di Raisi nel Gabinetto occupato da una foto del presidente e da un turbante nero, come quello che era solito indossare. Il Gabinetto non ha fornito dettagli sull’ora della sepoltura del presidente o sui piani di successione. Nell’incidente hanno perso la vita anche il ministro degli Esteri iraniano, Hosein Amir Abdolahian, il governatore dell’Azerbaigian orientale, Malik Rahmati, e il leader della preghiera del venerdì nella citta’ di Tabriz, Mohammad-Ali Al-Hashem, oltre a un numero imprecisato di membri dell’equipaggio.

Mohammad Mokhber assume le funzioni di Raisi

”Dolore e tristezza” sono i sentimenti espressi da Hamas nel messaggio di ”sincere condoglianze” diffuso dopo la conferma della morte del presidente Raisi e del ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian. I due
hanno perso la vita ”in un doloroso incidente che è costato la vita ad alcuni dei migliori leader iraniani che hanno avuto una brillante carriera nel far rinascere l’Iran e hanno adottato posizioni onorevoli nel sostenere la nostra causa palestinese e la legittima lotta del nostro popolo”, si legge nel comunicato diffuso da Hamas. ”Siamo fiduciosi che la Repubblica Islamica dell’Iran sarà in grado, se Dio vuole, di superare le ripercussioni di questa grande perdita”.

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