I funerali si terranno sabato alle 10 sul sagrato. Decine di migliaia di fedeli attesi, tantissimi già in preghiera dall’alba. La folla acclama: “Santo subito”.
E’ partito stamani alle 9 il rito della traslazione della salma del Papa. La cerimonia è iniziata nella Cappella di Casa Santa Marta con la preghiera recitata dal Camerlengo, il card. Kevin Farrell, mentre suonavano le campane a morto. Quindi la processione della bara aperta, portata dai sediari, da Casa Santa Marta alla basilica verso Piazza San Pietro e nella Basilica Papale, dove è stata collocata direttamente a terra sul pavimento, non sul catafalco., come aveva chiesto lo stesso Bergoglio. Sul tragitto e in chiesa la folla ha acclamato il passaggio del feretro: “Santo subito”.
Dalle 11 è in corso l’omaggio dei fedeli che durerà tre giorni. I funerali si terranno sabato 26 aprile alle 10 sul sagrato. Attese decine di migliaia di persone. Alle esequie parteciperanno i grandi della Terra, da Trump a Zelensky, da von der Leyen a Starmer.
La diretta
I preparativi per il funerale
Sabato alle esequie sono attese 170 delegazioni, tra capi di Stato e di governo, oltre a 200mila fedeli che confluiranno in piazza San Piuetro per dare l’ultimo saluto al pontefice. Nell’area saranno installati diversi maxischermi per permettere a tutti di vedere la ceriumonia: lungo via della Conciliazione, a piazza Pia e piazza Risorgimento e anche in altri punti se sarà necessario, come ha spiegato il prefetto di Roma. Per i funerali del Papa – ha aggiunto il prefetto – arriveranno rinforzi da altre Regioni.
Il piano sicurezza
La macchina chiamata a gestire le esequie si è messa in moto già nella mattinata di Pasquetta, non appena arrivata la notizia del decesso del Pontefice. Non sono previste zone rosse, ma aree dove saranno estesi i controlli e le verifiche. Superficie, sottosuolo e visione aerea sono le tre proiezioni della sicurezza che la Questura di Roma sta calcando in queste ore per garantire la sicurezza degli eventi che precedono i funerali del Santo Padre. In superficie equipaggi appiedati e automontati battono le vie di afflusso dei fedeli in tutte le direttrici che adducono al Vaticano. Nel sottosuolo gli equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e soccorso pubblico controllano le stazioni e le banchine della metropolitana. A completare la cornice della sicurezza sono i fronti di nuova generazione in dotazione alla Questura che sono stati schierati, così da garantire una visuale dall’alto che, in un processo integrato, offre supporto agli operatori impegnati in strada.
Le immagini in 3D, remotizzate presso il Centro per la gestione della sicurezza dell’evento, consentono di assicurare una visuale a 360 gradi sulle aree che cingono piazza S. Pietro, con una mobilità che supera il limite delle barriere fisiche dell’architettonica edilizia. Non manca, tra gli ‘elementi’ della sicurezza, quello acqueo, con la Polizia fluviale che sin dalle prime ore successive all’annuncio della scomparsa del Santo Padre è impegnata in un costante pattugliamento del tratto del Tevere che taglia le due sponde della città proprio a ridosso di via della Conciliazione.