In Aula la pdl sulle persone scomparse. Bagnai: “Colmiamo un vuoto normativo”

Il vicecapogruppo della Lega è primo firmatario della proposta che modifica l’acquisizione dei dati del traffico telefonico necessari per la localizzazione.

Roma – “Dopo un iter accurato, come richiesto dalla delicatezza della materia, lunedì prossimo 28 aprile è attesa in Aula la proposta di legge a mia prima firma sulle persone scomparse che ha terminato l’iter in Commissione Giustizia della Camera dei Deputati grazie al lavoro portato avanti dai colleghi, dalla relatrice Matone e dal Presidente Maschio, che desidero ringraziare sentitamente” si legge in una nota del vicecapogruppo della Lega alla Camera dei Deputati, On. Alberto Bagnai.

La proposta di legge, spiega Bagnai, “intende colmare un vuoto della normativa vigente che allo stato attuale non consente l’acquisizione dei dati del traffico telefonico necessari per la localizzazione di persone scomparse o, comunque, utili alla salvaguardia della vita e dell’incolumità fisica di persone che versino in condizioni di pericolo. Le numerose vicende di cronaca, così come i dati forniti dal Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, evidenziano come sia fondamentale intervenire nelle prime ore della sparizione per aumentare concretamente le possibilità di ritrovare una persona scomparsa, e la proposta di legge va in questo senso”.

Inizierà dunque domani alle 15 in aula alla Camera la discussione generale della proposta di legge che modifica l’articolo 132 del codice in materia di protezione dei dati personali per consentire l’acquisizione dei dati del traffico telefonico e telematico necessari per la localizzazione di persone scomparse. Il testo, a
prima firma di Alberto Bagnai, in prima lettura alla Camera, istituisce anche la Giornata nazionale dedicata alle persone scomparse che viene fissata il 13 dicembre.

A ottobre del 2024 è stata presentata ieri al Viminale la XXXI Relazione sulle persone scomparse, curata dal Commissario straordinario del Governo prefetto Maria Luisa Pellizzari. La XXXI Relazione analizza l’andamento del fenomeno nel periodo dal 1° gennaio 2024 al 30 giugno del 2024 ed è stata arricchita con i dati relativi ai mesi di luglio e agosto, volti a verificare l’eventuale impatto delle denunce e dei ritrovamenti sull’intero periodo estivo. Per la prima volta dal 2021, nei primi sei mesi dell’anno, non si è verificato il trend in crescita delle denunce di scomparsa, registrato negli anni precedenti, piuttosto si è osservata un’inversione di tendenza del fenomeno con una diminuzione delle denunce del 10% rispetto allo stesso periodo del 2023 (11.649 denunce a fronte di 13.031).

Anche gli indici di ritrovamento registrano un deciso miglioramento essendo passati dal 48% dei primi sei mesi del 2023 al 57% del primo semestre dell’anno successivo. L’ulteriore analisi del dato acquisito evidenzia un leggero aumento delle denunce di scomparsa per quanto riguarda i cittadini italiani – verosimilmente frutto delle intense campagne informative sulla necessità di denunciare tempestivamente l’allontanamento di una persona – ed un’importante diminuzione delle denunce relative ai cittadini stranieri. Il dato, quindi, risulta ancora fluttuante e condizionato dalle politiche migratorie.

Ciò che, invece, sembra essere frutto di una migliore efficienza del sistema di ricerca è il dato relativo ai rintracci che registra quasi il 9% in più rispetto all’anno precedente. Il dettaglio dei dati, da cui emerge ancora una preponderanza delle denunce tra i minori di 18 anni, soprattutto stranieri, un’incidenza maggiore dei maschi rispetto alle femmine, è contenuto nella XXXI Relazione – 1° semestre 2024, allegata in pdf, dove sono stati analizzati anche il fenomeno delle scomparse ripetute, dei ritrovamenti relativi a scomparse denunciate negli anni precedenti e alle tempistiche dei rintracci (che confermano, migliorando il dato, il 77% dei ritrovamenti nella prima settimana dalla denuncia di scomparsa).

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