Un viaggio senza tempo alla scoperta di un periodo, quello normanno-svevo, che ha plasmato in maniera profonda la storia della Sicilia.
Palermo – Un viaggio senza tempo alla scoperta di un periodo straordinario, quello normanno-svevo, che ha plasmato in maniera profonda e decisiva la storia della Sicilia. Questo offre la grande mostra che apre oggi 13 dicembre a Palermo. Protagonista a Palazzo Reale lo spettacolare “Tesoro della Cappella Palatina”, che insieme ad altri importanti reperti rappresenta la chiave di accesso per raccontare una pagina di storia capace di unire nel segno della spiritualità, sotto l’impulso illuminato di re Ruggero II (in carica tra il 1130 e il 1154), maestranze di culture e prospettive religiose diverse.
Un’eredità antica che arriva al contemporaneo
“Thesaurus”, questo il nome della mostra, è frutto di una sinergia tra la Fondazione Federico II e il Fondo Edifici di Culto (Ministero dell’Interno), con la collaborazione di diversi enti prestatori e un pool di studiosi italiani e stranieri. In esposizione una selezione accurata dei tesori: 56 reperti che insieme creano un vero documento del messaggio culturale universale, in grado di mantenere viva le complessità di quel tempo, come dimostrano due sorprendenti opere contemporanee presenti in mostra, intitolate entrambe “Stupor Mundi” e realizzate da Mimmo Paladino.
La storia narrata in 56 reperti eccezionali
Tra i reperti esposti, frutto di una scelta ragionata, troviamo argenti raffinatissimi, pergamene, fonti battesimali, gioielli appartenenti a Costanza di Altavilla, regina e imperatrice (1154-1198) e madre di Federico II, e di Costanza d’Aragona (1184ca.-1222), la prima moglie dello Stupor mundi. E poi ancora, una bolla raffigurante Ruggero II, acquasantiere, opere raffiguranti la Madonna Odigitria, e persino un sigillo mesopotamico, che ci riporta indietro nel tempo fino all’antichissima Babilonia, nel III millennio a.C.
Quest’ultimo fu trovato nel 1981 in uno dei cofanetti in esposizione. E a proposito di questi ultimi, tra i pezzi più interessanti ne troviamo uno di foggia rettangolare, da attribuire alle raffinatissime maestranze siciliane attive tra il XII e il XIII secolo, considerato un capolavoro per via delle decorazioni, che testimoniano la coesistenza tra iconografie cristiane e islamiche. Queste iconografie sono un perfetto palinsesto evocativo della Sala di Ruggero del Palazzo Reale, del soffitto ligneo a muqarnas della Cappella Palatina.
Importante è anche la bolla regia di Ruggero II fu confezionata a partire dall’acquisizione del titolo di re di Sicilia (25 dicembre 1130) per accompagnare i documenti emessi dalla sua cancelleria al fine di conferire loro valore legale e svolgeva anche la funzione di materializzare la presenza fisica del re lì raffigurato ai sudditi di tutte le terre del Regno. Nonostante le dimensioni ridotte di questa bolla in piombo (35 millimetri), l’immagine del Re è molto dettagliata e si distingue efficacemente.
Da citare anche la vasca battesimale (1135), proveniente dalla Chiesa del SS. Salvatore di Messina (oggi è custodita al MUME), assai simile ad un’altra vasca battesimale, ubicata un tempo all’Abbazia di Santa Maria del Patìr in Calabria ed esposta attualmente al Metropolitan Museum di New York. Commissionate dallo stesso archimandrita, sono entrambe realizzate da Gandolfo, scultore attivo durante il regno di Ruggero II.
Ad approfondire i temi della mostra il libro-catalogo – 396 pagine con un’edizione in italiano e una in inglese –, che grazie a un approccio multidisciplinare contribuisce a far risplendere un patrimonio segreto, finora noto a pochi.
Informazioni
Thesaurus. Alla scoperta di un patrimonio segreto
Palermo, Palazzo Reale
Dal 13 dicembre 2023 al 30 settembre 2024
Info su www.thesauruspalermo.it