Il “tandem Valditara-Roccella” contro il bullismo: al via il tavolo tecnico

Una realtà che raccoglie figure istituzionali, esperti di settore e rappresentanti delle Consulte studentesche e associazioni di genitori.

Roma – Al via il tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo. L’iniziativa nasce in attuazione della legge 70/2024, e del decreto ministeriale del 18 novembre scorso, su impulso del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e del ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Maria Roccella. Il Tavolo – spiega una nota del Mim – riunisce rappresentanti delle istituzioni centrali, esperti in psicologia, pedagogia e comunicazione digitale, oltre a membri di associazioni impegnate sul tema e rappresentanti delle Consulte studentesche e delle associazioni dei genitori. L’obiettivo è sviluppare strategie efficaci per la stesura del ‘Piano di azione integrato’ e per l’attuazione di misure concrete di prevenzione e monitoraggio del fenomeno.

“Si conferma il nostro impegno a promuovere la cultura del rispetto tra i giovani per tutelare la dignità di ogni persona nonché la salute psicologica delle studentesse e degli studenti. Il Tavolo rappresenta una delle azioni chiave per prevenire e combattere ogni forma di violenza e discriminazione, contribuendo nel contempo a promuovere una ‘Cittadinanza digitale’ responsabile, educando i giovani a un uso consapevole
della rete e dei social”, ha dichiarato Valditara. Ci sono due vicende chiave che hanno segnato l’opinione pubblica e la linea d’azione politica riguardo il fenomeno. Aveva fatto molto discutere quanto accaduto durante la proiezione del film “Il Ragazzo dai Pantaloni Rosa”, dedicato alla memoria di Andrea, un quindicenne suicida a causa del bullismo. Quel film di condanna era diventato teatro di fischi e insulti omofobi, durante l’anteprima con le scuole della pellicola tratta dal romanzo autobiografico di Teresa Manes, la madre di Andrea, lo studente 15enne del liceo romano Cavour, che nel novembre del 2012 si tolse la vita.

Giuseppe Valditara

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara non aveva usato mezzi termini: “Quello che è successo a Roma mi ha commosso e indignato anche per l’inciviltà, la vigliaccheria, lo squallore che emerge da comportamenti di questo tipo. Accadono come sempre nel buio (della sala, in questo caso), quando si accendono le luci tutti stanno zitti”. Ironia della sorte, quanto accaduto alla proiezione a Roma, era arrivato a pochi giorni da un’altra tragedia. Quella del 15enne di Senigallia: nella scuola del ragazzo Valditara aveva inviato gli ispettori. “Basta insulti alle persone. Scontrarsi è normale ma bisogna criticare le idee non gli individui”, era stato l’appello che il ministro aveva lanciato all’intera società – media e politica compresi – dopo il suicidio di Leo, 15 anni, che non sopportava più il bullismo di un gruppo di compagni di scuola.

“Sono stanco di assistere al ripetersi di episodi in cui un ragazzo mite, gentile, sensibile, viene preso di mira da chi agisce con la prepotenza e la forza. Nella mia vita – aveva raccontato il ministro – sono sempre stato dalla parte di chi è mite, mi hanno sempre dato fastidio la violenza e l’arroganza di coloro che agiscono prevaricando gli altri. Ritengo che la scuola debba essere il luogo dell’amicizia e del sorriso. Compagno viene da ‘cum pane’, è la persona con cui si condivide il pane, con cui si condivide un percorso, non qualcuno con cui scontrarsi”. E oggi l’avvio del tavolo tecnico, con la presenza del Consiglio Nazionale degli Utenti (Cnu). Una presenza che “rappresenta una novità significativa per la protezione dei minori nel mondo digitale e per il contrasto a questo fenomeno”, afferma in una nota è Sandra Cioffi, presidente del Cnu.

Il ministro della Famiglia e della natalità Eugenia Maria Roccella al Salone del libro di Torino.

Il Cnu, infatti, è “l’istituzione incaricata di esprimere pareri e formulare proposte – spiega – per la salvaguardia dei diritti degli utenti e dei consumatori nei settori audiovisivo e delle comunicazioni, con particolare attenzione ai diritti digitali dei minori“. In molti contesti – soprattutto in quelli caratterizzati da un uso intensivo dei social media – il fenomeno del cyberbullismo, purtroppo, è in crescita, alimentato dall’incremento del tempo trascorso online. I “dati evidenziano percentuali particolarmente allarmanti tra gli
undicenni (17,2% dei maschi e 21,1% delle femmine), rendendo quanto mai urgente l’adozione di strategie preventive e interventi efficaci per contrastare questo orribile fenomeno”, aggiunge Cioffi.

“Il nuovo assetto del Tavolo, rafforzato dalla recente normativa, costituisce uno stimolo importante per superare la frammentazione degli interventi e favorire una collaborazione interistituzionale sempre più solida, in quanto la lotta al cyberbullismo richiede un impegno collettivo che valorizzi le competenze di ciascuno. Questo approccio integrato è da sempre promosso dal Cnu, il quale sottolinea l’importanza di incentivare un’educazione digitale più capillare e mirata per tutte le fasce d’età e di adottare una comunicazione
istituzionale coordinata ed efficace,
supportata da maggiori risorse. Comunicare ed educare sono, infatti, due facce della stessa medaglia. Il Cnu ha riservato particolare attenzione alla tutela dei minori in rete, operando in sinergia con l’Agcom e le istituzioni competenti“.

“Tale impegno – conclude – si è concretizzato attraverso interventi finalizzati a un contributo significativo nella lotta al cyberbullismo, quali l’elaborazione di pareri per lo sviluppo di linee guida per il parental control, l’implementazione di sistemi di age verification, la definizione di norme per la regolamentazione degli influencer e il supporto all’alfabetizzazione digitale, il tutto con l’obiettivo di creare un ambiente digitale sicuro e responsabile per i minori”.

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