Il Papa in visita a Regina Coeli dopo 7 anni: l’ovazione e la gioia dei detenuti

Il Santo Padre dopo il difficile periodo di salute esce dal Vaticano per passare il Giovedì Santo con i reclusi. Con il volto provato ma con la sua consueta forza.

Roma – Papa Francesco dopo i giorni di convalescenza è uscito dal Vaticano, e ha scelto di passare il giovedì Santo con i detenuti di Regina Coeli. Accolto dalla direttrice, Claudia Clementi, il Pontefice ha passato mezz’ora con 70 carcerati di diverse nazionalità, che partecipano alle attività organizzate dal Cappellano del carcere. L’attenzione del Santo Padre al mondo delle carceri è massima, tanto che ha voluto iniziare l’anno giubilare con i detenuti di Rebibbia, dove ha aperto la porta santa. Un impegno che continua: “A me piace fare tutti gli anni quello che ha fatto Gesù il Giovedì Santo, la lavanda dei piedi, in carcere”, ha detto aggiungendo: “Quest’anno non posso farlo, ma posso e voglio essere vicino a voi. Prego per voi e per le vostre famiglie”. 

Ogni volta che io entro in un posto come questo, mi domando: perché loro e non io?” ha detto il Santo Padre ai giornalisti, che l’hanno atteso al cancello d’ingresso. E a chi gli chiedeva come vivrà la Pasqua, il Papa ha risposto: “Come posso”. Sette anni fa  infatti il Pontefice aveva visitato il penitenziario della Capitale in occasione del Giovedì Santo. In quell’occasione aveva celebrato nella casa circondariale la messa in Coena Domini con il tradizionale rito della lavanda dei piedi. Quest’anno le sue condizioni non hanno permesso tutto questo, ma la sua volontà era quella di stare comunque con i detenuti. “Il volto del Papa è segnato dalla sofferenza e dalla malattia e anche dagli anni. È uscito da un periodo delicato”, ha commentato padre Vittorio Trani, cappellano del carcere, che ha sottolineato: “Bello questo gesto, segno di vicinanza e speranza. Non aveva l`ossigeno ma si vedeva che ha un momento molto delicato di salute”.

Il Papa in visita a Regina Coeli

Tutti erano molto emozionati, soprattutto i detenuti. “Francesco, Francesco”, hanno urlato i reclusi dalle celle per salutare il Pontefice alla fine dell’incontro nel carcere di Regina Coeli. Una vera ovazione e una manifestazione della gioia e del conforto portati dal Santo Padre. Al termine di un momento di preghiera, il Papa ha salutato individualmente ciascuno dei detenuti nella Rotonda. Dopo il difficile periodo che ha attraversato a causa della polmonite ha lasciato l’ospedale il 23 marzo – Papa Francesco è così tornato all’attività pubblica: ha visto i medici del Gemelli e fatto diversi incontri. Ora il Santo Padre si prepara a vivere il Triduo Pasquale, ma viene tutto deciso di minuto per minuto per verificare le condizioni effettive del Papa. 

La veglia di Pasqua, sabato alle 19.30 nella basilica di San Pietro, sarà celebrata dal cardinale decano Giovanni Battista Re, mentre per la messa di Pasqua, domenica alle 10.30 a Piazza San Pietro, ha delegato il cardinale Angelo Comastri, vicario generale emerito del Papa per la Città del Vaticano. Nessuna indicazione invece sull’Urbi et Orbi, la benedizione solenne alla città e al mondo che, meteo permettendo, potrebbe essere fatta dallo stesso Pontefice, mentre il messaggio potrebbe essere letto, su sua delega, da qualcun altro.

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