Un solo welfare. Un solo esercito. Un solo fisco. Un solo confine esterno. Pensate a quanto sarebbe bello ed efficace. Un sogno utile. Il pensiero sugli Stati Uniti d'Europa di Salvatore Calleri, presidente Fondazione Antonino Caponnetto.
Oggi si assiste in modo chiaro all’ennesima crisi del modello confederale imperfetto scelto dall’Unione Europea. Il Consiglio Europeo sui Recovery fund è stato di nuovo rinviato di un mese e non è stato deciso praticamente nulla.
I Recovery fund se inseriti nel bilancio europeo sono una misura positiva. Sono infatti una misura federale dunque solidale. Per assurdo una misura federale inserita in un contesto confederale accelera la crisi di quest’ultimo favorendo l’esternazione degli egoismi nazionali. Cosa puntualmente avvenuta. Ora la crisi economica causata dal Covid è epocale e l’Unione Europea accusa le lentezze tipiche dei modelli confederali che non decidono e rinviano sine die. Ma di fronte alle crisi epocali i rinvii possono essere mortali. Pertanto o l’UE lo capisce, e in fretta, o si estinguerà.
La storia ce lo insegna. Gli Stati Uniti d’America e la Svizzera sono passati da un modello confederale ad uno federale dopo due guerre civili. Soltanto dopo migliaia di morti giunse il benessere, più elevato nel caso della Svizzera. Pertanto la strada è tracciata ed il federalismo europeo da sogno è diventato una necessità per sopravvivere alla crisi. Un solo welfare. Un solo esercito. Un solo fisco. Un solo confine esterno. Pensate a quanto sarebbe bello ed efficace. Un sogno utile. Dimenticavo: il modello confederale lascia in piedi gli stati. Il modello federale rappresenta un unico stato che lascia su le autonomie dei territori-nazione ma che divide in solido le risorse.