Il mercato degli influencer va a gonfie vele

Gli analisti di DeRev tracciano il profilo del mercato degli influencer, il cui giro di affari è in crescita. Ma è tutto oro? Ed è così per ognuno di loro?

Roma – Lo sviluppo della tecnologia digitale corre, ormai, a velocità sostenuta, come un bolide di formula 1. I social network sono sempre più utilizzati tra i giovani (ma non solo) come canali di comunicazione. In questa grande piazza virtuale, negli ultimi anni sono emersi gli “influencer”.

Sono persone che hanno successo nei canali social e, in genere, hanno un folto pubblico di fan, sui quali sono in grado di influire a livello di comportamenti e di scelte, non solo di marketing. DeRev – una delle maggiori aziende di strategia digitale, con sedi a Londra, Milano e Napoli – ha pubblicato un report secondo cui il mercato degli influencer è in continua crescita. Nel 2022, infatti, è aumentato del 10% rispetto al 2021, con un giro di affari di 308 milioni di euro.

Le stime per quest’anno prevedono un ulteriore balzo, pari a 348 milioni. C’è da segnalare che non tutto è oro ciò che luccica. Nel senso che non tutti gli influencer ricavano grandi somme, anche perché le varie piattaforme non sempre producono reddito.

Secondo la ricerca condatta da DeRev, facebook ha subito un calo del 13,6% rispetto all’anno precedente. Inoltre, è stato registrato un ribasso, seppur lieve, del 2% di TikTok. Leader dei social, ancora una volta, si conferma Instagram, che ha visto lievitare dell’8,6% i compensi per gli influencers.

Sono i giovani i maggiori fruitori dei social network e i maggiori sostenitori degli influencer

Scomparso del tutto Twitter. Evidentemente agli utenti l’arrivo del nuovo proprietario, Elon Musk, non è piaciuto per nulla e gli inserzionisti se ne sono andati a gambe levate dalla piattaforma, provocando l’azzeramento dei budget previsti per le collaborazioni.

Lo studio ha evidenziato, inolte, una sorta di atteggiamento complementare tra Instagram e TikTok. Ovvero, sul primo social, aumentano maggiormente i compensi degli influencer e il pubblico – che può raggiungere la soglia dei 300mila followers (+14,4%) – rispetto a quelli dei creator, che hanno un milione di seguaci. Su TikTok, invece, la tendenza si inverte: gli influencer più seguiti hanno aumentato i loro profitti del 10,5% a svantaggio di quelli con meno follower. Secondo gli analisti di DeRev:

Su Instagram, il pubblico mostra la corda nei confronti di celebrity che percepiscono molto lontane. Al contrario, sono privilegiati quei creator che parlano agli utenti in maniera schietta, diretta, senza tanti arzigogoli, di temi che coincidono con le loro passioni. Mentre su TikTok, l’algoritmo, ancora in via di formazione, offre a molti utenti la possibilità di allargare la community con facilità e, quindi, di primeggiare. L’esito di questo processo è che i brand puntano solo sui creator con un elevato numero di followers, ritenendoli più credibili. I settori prediletti dagli influencer sono fashion & beauty, gaming e travel & lifestyle. In calo quello health & fitness, mentre l’aumento più sostanzioso riguarda lo sport, passato dal 4% al 12%”. Nei prossimi anni si potrebbe assistere a una rinascita di Linkedin, che sta puntando con decisione per la formazione di una community di “economy creator” e di “virtual inflencers”, grazie al metaverso e all’intelligenza artificiale

Tra i settori degli influencer, l’health & fitness è in calo a livello di follower

“Così è se vi pare”, tanto per parafrasare il premio Nobel della letteratura del 1934, Luigi Pirandello. Molto più modestamente, si potrebbe citare il motto popolare “O ti mangi ‘sta minestra o ti butti dalla finestra”. Nel senso che questo offre il mercato digitale.

Bisogna stare attenti, però, a non “influenzarsi” troppo, perché se diventa febbre alta, può essere dannosa per l’organismo!

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