Il Consiglio dei Ministri stanzia altri 650 milioni di euro per la sicurezza sul lavoro

Alla vigilia del primo maggio la premier ha parlato di “altri 650 milioni di euro” che portano a “oltre 1 miliardo e 200 milioni le risorse disponibili”.

Roma – “Domani è la festa dei lavoratori, e anche quest’anno il governo ha deciso di celebrarla con i fatti, perché crediamo che questo sia il modo per ringraziare gli italiani che ogni giorno contribuiscono a far grande questa nazione”. Sono le parole della premier Giorgia Meloni, dopo che il Cdm ha deciso di mettere in campo nuovi fondi da dedicare alla sicurezza sul lavoro. L’annuncio è arrivato attraverso un videomessaggio diffuso al termine del Consiglio dei ministri che si è tenuto stamattina a Palazzo Chigi ed è durato oltre un’ora. La presidente del Consiglio ha parlato di “altri 650 milioni di euro” che portano a “oltre 1 miliardo e 200 milioni le risorse disponibili per migliorare la sicurezza sui posti di lavoro”.

Lo stanziamento di nuovi fondi non era presente nell’Ordine del giorno della seduta del Cdm, ma era stato già anticipato che la misura sarebbe stata analizzata in vista della festa dei lavoratori del 1° maggio. Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei, all’uscita dal Cdm ha spiegato che il governo incontrerà i sindacati giovedì 8 maggio per un confronto proprio in materia di sicurezza sul lavoro. Fra i provvedimenti all’ordine del giorno c’erano un decreto legge con “ulteriori disposizioni urgenti per affrontare gli straordinari eventi alluvionali verificatisi nei territori di Emilia-Romagna, Toscana e Marche e gli effetti del fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei, nonché disposizioni di carattere finanziario in materia di protezione civile”.

In esame anche un decreto legislativo che ne integra e corregge un altro di marzo in materia di politiche a favore degli anziani, in attuazione della legge delega. Poi la misura sulla sicurezza sul lavoro: “L’Italia è sempre di più una Repubblica fondata sul lavoro, e io – ha detto la premier – sono orgogliosa del fatto che in poco più di due anni e mezzo siano stati creati oltre un milione di posti. Abbiamo raggiunto il record di numero di occupati, il tasso di occupazione femminile non è mai stato così alto, la disoccupazione è ai minimi da 18 anni a questa parte, aumentano i contratti a tempo indeterminato, diminuisce il precariato”.

Poi l’annuncio dei nuovi fondi per la sicurezza sul lavoro: “Oggi dedichiamo la festa dei lavoratori a questo tema e ci impegniamo a fare ancora di più. Abbiamo reperito insieme all’Inail altri 650 milioni di euro per mettere in campo nuove misure concrete: insieme ai 600 milioni già disponibili dei bandi Inail destinati a cofinanziare gli investimenti delle imprese in questi ambiti portano a oltre 1 miliardo e 200 milioni le risorse disponibili per migliorare la sicurezza sui posti di lavoro”, ha spiegato Meloni. “Vogliamo potenziare il sistema di incentivi e disincentivi per le imprese in base chiaramente alla loro condotta in materia di sicurezza con particolare attenzione al mondo agricolo”.

Le cifre annunciate da Meloni dovrebbero essere suddivise in favore di iniziative sulla sicurezza. La destinazione precisa, comunque, verrà decisa più in là, dopo il confronto con le parti sociali. “Stiamo lavorando a qualcosa di estremamente importante per i lavoratori, cioè la loro sicurezza”, aveva anticipato la premier in un’intervista al Corriere della Sera. L’idea, quindi, è di destinare le risorse reperite a misure per la sicurezza sul lavoro che saranno portate e condivise al tavolo con le parti sociali. L’esecutivo già nel 2023 aveva organizzato un Cdm in occasione del 1° maggio, in quel caso per varare il primo taglio temporaneo del cuneo fiscale in favore dei redditi più bassi.

“La convocazione per il giorno 8, credo che sia un passo importante, è apprezzabile questa convergenza su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, penso che sia importante che la Premier Meloni punti ad un’alleanza con le forze sociali, con le imprese”. Così Daniela Fumarola, segretaria Generale Csil, a margine del 75esimo anniversario della nascita della Confederazione. “Anche noi pensiamo sia altrettanto importante cominciare da salute e sicurezza ma poi auspichiamo che questa alleanza possa strutturarsi in un accordo della responsabilità anche sulle altre questioni che abbiamo davanti – prosegue -, che dobbiamo affrontare e che pensiamo come Cisl che si possano affrontare e trovare soluzioni positive solo se si rema tutti dalla stessa parte e se si utilizza il confronto e la concertazione come è stata in altre epoche della vita del nostro Paese”.

Daniela Fumarola

“Aspettiamo di andare a questo incontro, aspettiamo di conoscere nel dettaglio le loro proposte e poi trarne le conclusioni e le nostre controproposte, se sono necessarie, oppure valorizzare le proposte che ci verranno fatte, come è nello stile della Cisl – conclude Fumarola -.Il metodo e il contenuto non cambiano, quindi confronto sicuramente, valutazione dei contenuti e poi eventuali proposte o critiche, se dovessero essere necessarie”.

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