Il caso del Ponte sullo Stretto a Bruxelles, Verdi: “No a progetto assurdo”

Partiti e cittadini contrari all’opera vogliono promuovere servizi che garantiscano il bene comune nei territori di Sicilia e Calabria.

Il vicepremier Salvini ha annunciato l’avvio dei cantieri per il Ponte sullo Stretto nella primavera 2025. Ma il fronte del No non molla. “A Bruxelles ci siamo presentati uniti, non solo come partiti e cittadini contrari al Ponte sullo Stretto, ma anche per promuovere servizi che garantiscano il bene comune nei territori di Sicilia e Calabria e in tutto il Mezzogiorno. Siamo noi quelli del Sì: sì ai servizi pubblici, sì ai servizi sanitari e sociali”. A ribadirlo sono gli eurodeputati di Alleanza Verdi e Sinistra Cristina Guarda, Benedetta Scuderi e Ignazio Marino, a margine dell’evento sul “No al Ponte sullo Stretto”, promosso a Bruxelles dalle forze progressiste italiane insieme ai comitati No ponte e agli enti locali.

Spendere 15 miliardi per una sola infrastruttura quando la rete di trasporto e quella idrica in Calabria e in Sicilia versano in condizioni pietose, – fanno notare – è un’idea totalmente distaccata dalla realtà. Siamo favorevoli all’intervento pubblico per rilanciare le attività delle imprese, perché vogliamo migliorare il benessere di questi territori. E vogliamo che questo benessere non risponda agli interessi di pochi, ma sia a beneficio di tutti”.

“Oggi – proseguono – ci opponiamo alla Lega Nord che al Sud vuole imporre un progetto assurdo e dannoso, che serve solo agli interessi di pochi. Salvini ha creato una voragine di spesa pubblica per favorire i soliti noti. Ribadiamo il nostro No al Ponte sullo Stretto e confermiamo il nostro impegno per una politica che serva il bene comune. Uniti, possiamo garantire un futuro migliore per tutti i cittadini del Sud Italia”, concludono Guarda, Scuderi e Marino.

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