Il caso dei ritardi nei referti istologici: gli studenti di Mazara oggi in piazza

I ragazzi vogliono gridare la loro rabbia contro il sistema sanitario che, come nel caso dell’insegnante Maria Cristina Gallo, dimostra non poche falle.

Trapani – Il caso nei ritardi sui risultati dei referti istologici che ha portato alla decadenza del direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Ferdinando Croce, disponendone nel contempo l’immediata sospensione dalle funzioni per 60 giorni, continua a tenere banco. Tanto che i ragazzi della città siciliana scendono in piazza. ‘Mazara si cura’ è il titolo del sit-in organizzato dagli studenti delle scuole superiori di Mazara del Vallo che si terrà oggi alle ore 10, in piazza della Repubblica. Gli studenti vogliono gridare la loro rabbia contro il sistema sanitario che, come nel caso dei ritardi negli esami istologici, dimostra falle.

L’iniziativa è promossa dal movimento ‘Nuovo vento del sud’ insieme al comitato studentesco dell’istituto ‘Ruggero d’Altavilla’, la scuola dove insegna Maria Cristina Gallo, l’insegnante che per prima ha denunciato il ritardo di 8 mesi nella consegna del referto istologico.  Un mese fa il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè (FI), era andato a trovarla a Mazara del Vallo, raccontando la sua storia. “La signora Gallo è diventata, suo malgrado, protagonista di una storia di malasanità – disse Mulè – che tutta l’Italia ha conosciuto attraverso televisioni e giornali. Oggi sta combattendo una battaglia contro un tumore che poteva essere diagnosticato in tempo se solo le fosse stato consegnato il referto dell’esame istologico, in seguito a un’operazione, nei tempi normali e non dopo un’incredibile attesa durata ben otto mesi.

Giorgio Mulè visita la signora Gallo

In questo “lasso di tempo il tumore è progredito e ha attaccato vari organi del suo corpo. Nella stessa situazione della signora Gallo ci sono stati almeno 3.000 pazienti della provincia di Trapani che hanno atteso mesi prima di avere il referto, mentre ad oggi ancora più di 200 di loro non lo hanno ricevuto”. Proprio Mulè aveva presentato sul caso due diverse interrogazioni a risposta immediata al ministero della Salute. Da allora quella di Maria Cristina è diventata battaglia di civiltà e ha scoperchiato un sistema di malasanità non da poco. Tanto che dopo le ispezioni regionali e del ministero della Salute è arrivata la decisione del presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, di avviare il procedimento di decadenza del direttore generale dell’Asp di Trapani “con l’immediata sospensione”.

Il dato ufficiale che è emerso dal report finale della task force messa in campo dalla Regione, su input del presidente Renato Schifani, a partire dal 4 marzo è che sono 206 su oltre 3.000 i campioni istologici risultati positivi a patologie tumorali al termine dell’attività di refertazione compiuta dalle aziende del Servizio sanitario regionale della Sicilia, coinvolte per azzerare i ritardi accumulati dall’Azienda sanitaria provinciale di Trapani. In particolare, i soggetti positivi sono 46 per il 2024 e 160 per il 2025. I campioni prelevati a gennaio e febbraio di quest’anno sono 1.908 e sono stati analizzati nel rispetto del target temporale dei 20 giorni lavorativi nel 98% dei casi, grazie alla rete istituita dall’assessorato della Salute per superare la grave situazione e scongiurare l’insorgere di ulteriori ritardi.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa