I partiti politici italiani salvati dal 2 per mille

Le dichiarazioni dei redditi relative all’anno 2021 pubblicate dal Ministero dell’Economia hanno rivelato che le donazioni a favore dei partiti hanno superato i 20 milioni di euro.

Roma – Oltre 20 milioni di euro è la somma che i partiti politici hanno ricevuto dalle donazioni. Per la precisione, è pari a 20,4 milioni di euro. Questo è il dato emerso dalle dichiarazioni dei redditi degli italiani per l’anno 2021, pubblicato dal Ministero dell’Economia. Va altresì detto che, delle oltre 41 milioni di dichiarazioni, solo 1,43 milioni indicavano di destinare il 2 per mille dell’Irpef ai partiti.

In cima alla classifica troviamo il Partito democratico, con il 33,2% del totale delle donazioni, pari a 7,3 milioni di euro. Fratelli d’Italia si attesta al secondo posto, con il 16,3% delle donazioni totali dei contribuenti. Il partito vincitore alle elezioni può così aggiudicarsi 3,1 milioni di euro. A seguire troviamo Azione, il partito di Carlo Calenda ha ricevuto la donazione dal 3,4% dei contribuenti, ricevendo comunque 1,2 milioni di euro.

Il Pd è il partito che più ha beneficiato del 2 per mille.

Questo a causa di un meccanismo nella ripartizione del 2 per mille, che ci dice anche come i contribuenti che sostengono il Terzo polo siano i più ricchi. La cifra della donazione indica infatti una maggiore imposta pagata. Nella lista dei partiti non viene citata solo la Lega di Matteo Salvini, ma anche la Lega Nord per l’indipendenza della Padania. Insieme, queste due forze politiche sono state indicate dal 9,2% dei contribuenti, ma sempre a causa del meccanismo di ripartizione, citato prima, portano a casa 1,6 milioni di euro. A indicare invece Forza Italia nella propria dichiarazione dei redditi è solo il 2,36% dei contribuenti.

dai dati del ministero emerge che la classifica dei partiti per donazioni non è sovrapponibile a quelle fatte dai sondaggi elettorali e basate sui consensi. Articolo 1, infatti, nonostante il risultato alle urne può contare sul contributo del 4,6% dei contribuenti che, tradotto in incassi, significa quasi 900mila euro. I Verdi, invece, pur venendo indicati dal 5,3% dei contribuenti arrivano appena a 873mila euro. In sostanza, cresce il 2 per mille ai partiti a cui va il 10% in più del 2021. Così nel 2022, il 3,48% dei contribuenti ha deciso di devolvere il 2 per mille dell’Irpef al finanziamento di partiti politici. È il dato più alto da quando il meccanismo è stato introdotto. Comunque, solo il 3,48% dei cittadini che hanno presentato la dichiarazione dei redditi, ha deciso di contribuire in questo modo alle spese dei partiti.

Lo spazio riservato alla destinazione del 2 per mille.

Dal 2014, con riferimento al precedente periodo d’imposta, il contribuente ha la possibilità di effettuare la scelta di destinare il 2 per mille della propria imposta sul reddito delle persone fisiche al finanziamento di un partito politico alla presentazione della sua dichiarazione dei redditi. Proprio in base al DL 149/2013, partecipano alla destinazione del 2 per mille i partiti che hanno trasmesso il proprio statuto alla Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici, dopo che la Commissione stessa abbia ritenuto essere conforme alle disposizioni dell’art. 3 della norma in oggetto.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa