I monopattini alla conquista dell’Urbe

Un numero incalcolabile di monopattini avrebbe invaso la città eterna con grande disappunto dei cittadini che se li ritrovano parcheggiati alla rinfusa, o gettati per terra, in ogni angolo della Capitale. Per non parlare degli ostacoli che simili mezzi abbandonati costituiscono per i diversamente abili. Numerose le infrazioni al Codice della Strada praticamente impossibili da contestare.

RomaUn esercito di monopattini alla conquista delle città. Non facciamoci riconoscere! 100 modi per non fare il solito italiano all’estero. Era il titolo di pamphlet di Grazia Valci, pubblicato nel 2010 sulla triste fama che ci portiamo dietro quando andiamo fuori dai confini patri. Spesso la triste fama è meritata: siamo chiassosi, prepotenti, poco rispettosi dell’ambiente, ignoranti delle lingue e dei costumi locali. 

Monopattini elettrici a Roma

In problema che queste peculiarità le manifestiamo pure all’interno dei nostri confini. Solo che con internet e il web, è un attimo è ti trovi catapultato dall’altra parte dell’oceano. Che cosa è successo di tanto eclatante da meritare l’attenzione finanche della CNN, la prestigiosa tv statunitense via cavo visibile in tutto il mondo? Un esercito irregolare e allo sbando di monopattini hanno invaso Roma, la Città Eterna. Spesso e volentieri guidati senza rispettare il codice della strada e abbandonati lungo le strade.

Per la CNN rappresentano un grave problema, quasi una nuova invasioni degli Unni, un popolo guerriero nomade del V secolo. Come è stato rilevato dal sito dell’emittente, i monopattini da panacea per gli spostamenti nell’Urbe, sono diventati un pericolo.

Ci sono oltre 14mila e-scooter che bloccano i marciapiedi o abbandonati a caso, riuscendo a rendere insofferenti sia gli automobilisti che i passanti. Infatti, impediscono il passaggio di carrozzine, passeggini e carrelli per la spesa.

Monopattini abbandonati sui marciapiedi della Capitale

Da quando sono stati introdotti, quattro anni fa, si sono verificate quattro decessi di chi era alla guida e i pronto soccorso iniziano a popolarsi di vittime della nuova moda. Il problema dell’abbandono in strada dei monopattini, definiti dalla CNN: bighe moderne, sta assumendo dimensioni sempre più inaccettabili. Come ha spiegato Giuliano Frittelli, responsabile dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.

Il primo problema è il parcheggio selvaggio, anche perché la loro forma insolita è piuttosto difficile da inquadrare per le persone con problemi alla vista. Un altro pericolo è dato dal fatto che siano completamente silenziosi: ciò può facilmente trasformarsi in una seria minaccia per chi, non potendo vedere, non può prevedere in alcun modo il monopattino in avvicinamento.  

Era il 2019 quando l’allora ministro dei Trasporti Danilo Toninelli parlava bene di micromobilità elettrica

Oltre ad essere un pericolo per le persone, lo sono anche per le bellezze della città. Non bisogna dimenticare che il centro di Roma è un sito dell’Unesco e bisogna averne cura. A proposito di questo, non si può non menzionare la vicenda della giovane turista statunitense, che il 2 giugno scorso ha lanciato ripetutamente un monopattino, preso a noleggio, sui gradini della Scalinata di Trinità dei Monti, procurando dei gravi danni.

Oppure il fatto che alcuni monopattini sono stati lanciati nel Tevere. Sono tutti effetti delle regole non rispettate, come quella che proibisce l’uso del mezzo a due ruote sui marciapiedi e devono essere usati da una persona alla volta.

Due ragazzi in coppia su monopattino elettrico in piazza del Popolo

Non si è fatta attendere la reazione di Assosharing, la prima associazione del comparto sharing mobility con sede a Roma, che ha precisato: “Il reale tasso di incidenti che coinvolge monopattini elettrici è di 44 casi ogni 10mila e-scooter e che avvengono essenzialmente su mezzi di proprietà“.

I toni allarmistici non corrispondono alla realtà, perché i fatti di Roma sono in linea con il trend delle altre città europee. Indubbiamente l’Italia ha bisogno con urgenza di una legislazione ad hoc e di costruire un numero di piste ciclabili che allinei le città italiane con gli standard europei.

Comunque, invasione o no, non è piacevole sentirsi sfiorare da un monopattino a tutta velocità, mentre si sta su un marciapiede ed avvertire un sinistro sibilo. Uno spaventoso brivido percorre tutta la schiena al solo pensiero che un gesto casuale di uno dei due avrebbe potuto provocare il patatrac. Su ragazzi, datevi una calmata!

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