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Ha ucciso madre e figlio per gelosia?

Sul movente ed altri particolari la polizia dell’Essex mantiene il massimo riserbo. I vicini di casa parlano di una famiglia riservata. Di loro si sapeva che vendevano uova e allevavano animali da cortile.

UGLEY (Londra) – Si è presentato davanti alla Corte di Chelmsford Crown lo scorso 4 giugno, in collegamento telematico dal carcere di Peterborough, il costruttore edile Calogero Ricotta, 63 anni, originario di Mussomeli, in provincia di Caltanissetta, accusato di duplice omicidio e lesioni personali in danno della compagna Maria Nugara, 54 anni, e del figlio Giuseppe Morreale, detto Joe, di 29. Il giudice Christopher Morgan ha contestato all’indagato i reati di omicidio volontario aggravato e lesioni personali rinviando al prossimo 16 di agosto l’udienza nella quale Ricotta dovrà proclamarsi colpevole o innocente.

La vittima con il suo compagno Calogero Ricotta, da Fb

Il magistrato requirente ha convalidato la detenzione in carcere dell’uomo disponendo la presenza di un interprete italiano per la prossima udienza estiva. Madre e figlio sarebbero stati ritrovati cadaveri da alcuni vicini di casa che, allarmati da urla e rumori, avrebbero telefonato alla polizia dell’Essex, lo stato inglese dove ricade l’abitazione delle vittime, lo scorso 28 maggio alle ore 21.50. Gli agenti si recavano subito in Cambrige Road, a Ugley, una mezz’ora di strada da Londra. Nel giardino della sontuosa villa della famiglia siciliana gli investigatori rinvenivano le salme di Maria e del figlio Joe e a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione dei soccorritori giunti subito dopo. Con ogni probabilità i due congiunti sarebbero deceduti almeno un’ora prima del macabro ritrovamento.

Dopo due giorni di indagini gli investigatori risalivano a Ricotta che veniva identificato, posto in stato di arresto in carcere e accusato di lesioni e duplice omicidio aggravato. Il movente che avrebbe portato al grave fatto di sangue è al vaglio degli inquirenti anglosassoni che stanno verificando la storia familiare, i rapporti di amicizia e di lavoro del presunto assassino e delle vittime.  Nessun altro dettaglio è stato reso noto dagli inquirenti se non quello che a breve verrà eseguita l’autopsia sulle due salme cosi da chiarire le esatte cause e dinamiche della morte che pare sia avvenuta per la gravità delle ferite riportate da entrambi i congiunti. Nulla è trapelato sull’arma del delitto atteso il proverbiale riserbo degli investigatori inglesi specie nei casi di omicidio più complessi.

La villa dove è avvenuto il duplice omicidio

A Mussomeli Maria Nugara lascia altri due figli, avuti dal primo matrimonio, ed era molto conosciuta nel paese nisseno dove la comunità è rimasta sconvolta nell’apprendere la tragica notizia poi diramata dalla BBC durante un telegiornale. Nel 2005 la donna si era trasferita in Inghilterra dove viveva con il figlio Giuseppe e il suo compagno, Calogero, costruttore edile e titolare della C.R Building Maintenance, una società che conta diversi dipendenti. La coppia aveva acquistato una grande villa con parco dove si allevavano capre, galline ed altri animali da cortile:

” I miei pensieri vanno ai parenti delle due persone che sono state uccise – ha detto alla stampa l’ispettore capo di polizia, Lydia George. Sarà un momento inimmaginabilmente difficile per loro e saranno supportati da ufficiali specializzati. So che questo incidente susciterà preoccupazione nella comunità locale, ma voglio rassicurare i cittadini che abbiamo una squadra di investigatori e personale esperti che indagano. In questa fase non crediamo che questo incidente rappresenti un rischio per il grande pubblico e non stiamo cercando nessun altro collegato ad esso”.

L’ispettore capo Lydia George

I vicini di casa dei tre siciliani ne parlano un gran bene e nell’apprendere la notizia sino detti basiti perché nessuno di loro poteva sospettare una simile tragedia:

” Sono sempre stati una famiglia molto riservata – ha aggiunto Linda Cooling, 57 anni, vicina di casa – la loro dimora è circondata da recinzioni alte e grandi cancelli. Stavano per conto loro e l’unica cosa che sapevo di certo era che Maria vendeva uova. Una volta aveva bussato alla mia porta dicendomi, appunto, della merce che vendeva. I loro cani una volta sono entrati nel nostro giardino, ed il ragazzo è venuto a cercarli. Quando ho saputo della tragedia sono rimasta scioccata”.

L’inchiesta va avanti in tutte le direzioni ma per la polizia dell’Essex l’indagato rimane l’unico presunto responsabile della morte di madre e figlio.

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