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Tre cadaveri ripescati in un mese al largo delle Eolie: è mistero sulla loro identità

Il primo è riemerso il 17 marzo al largo di Vulcano, gli altri due tra ieri e l’altro ieri. Si attendono gli esiti delle autopsie.

Messina – Sono tre i cadaveri rinvenuti nel giro di poche settimane al largo delle isole Eolie. Si tratta in tutti e tre casi di uomini apparentemente di fattezze caucasiche, ripescati in un tratto di mare dove di recente non vi sono stati naufragi. L’ultimo è stato avvistato ieri da un diportista al largo di Filicudi e successivamente recuperato dall’equipaggio della guardia costiera di Lipari. Al momento l’identità dell’uomo è ancora ignota: si sa solo che indossava un giubbotto di salvataggio.

La salma è stata trasferita al Policlinico di Messina dove verrà effettuata l’autopsia su disposizione della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto diretta da Giuseppe Verzera, e che già segue il caso di un altro cadavere rinvenuto al largo di Vulcano il 17 marzo scorso. A sabato risale infine il ritrovamento di un altro uomo, nel mare di fronte Patti. Indossava pantaloni cargo e avrebbe un piccolo tatuaggio su una spalla. Di questo caso si occupa il procuratore capo di Patti, Angelo Cavallo. Le due procure sono in contatto tra loro e l’autopsia sarà svolta dallo stesso medico legale.


Nello stesso tratto di mare tra ottobre del 2019 e gennaio dell’anno successivo erano stati ritrovati i cadaveri di tre sub, rinvenuti sulle spiagge del litorale, tra Trabia, Cefalù e Castel di Tusa, luoghi dove i carabinieri in periodi diversi avevano anche rinvenuto dei pacchi di droga. In quel caso, però, due dei tre misteriosi cadaveri furono identificati: si trattava di giovani pescatori tunisini morti in un naufragio.

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