Con oltre 50 incontri, il festival ha trasformato Parma in un laboratorio di idee, tra best practice e sfide aperte.
Si è concluso ieri, 30 marzo, il Green Economy Festival di Parma, tre giorni di eventi che hanno attirato migliaia di partecipanti e chiuso con un sold out nella giornata finale. Tra i relatori di spicco, il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale, l’AD di Dallara Andrea Pontremoli e l’AD di Mutti Francesco Mutti hanno tracciato la via per una transizione ecologica pragmatica ma ambiziosa. “Attenzione a non trasformare il pragmatismo in immobilismo,” ha avvertito De Pascale, mentre Pontremoli ha rilanciato: “Andiamo nello spazio per innovare, ma lasciate le soluzioni alle imprese.”
Il festival, organizzato da ItalyPost e Corriere della Sera, ha messo a confronto istituzioni, imprese e cittadini sul futuro della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. “Ci vuole ambizione, altrimenti il pragmatismo diventa stasi,” ha dichiarato De Pascale, affrontando il tema delle 48 crisi aziendali aperte in Emilia-Romagna. “Abbiamo imprese in crescita e altre a rischio, come Berco a Copparo, una bomba sociale. Serve un sistema che regga la transizione senza lasciare indietro nessuno.”

Innovazione e sostenibilità: le voci dei protagonisti
Andrea Pontremoli, presidente di Motor Valley Development, ha portato una visione audace: “La sostenibilità ambientale non deve sacrificare quella economica e sociale. Darsi obiettivi complessi, come andare nello spazio, spinge l’innovazione. Il Green Deal è virtuoso, ma Bruxelles ha sbagliato a non lasciare alle imprese la libertà di trovare soluzioni.” Francesco Mutti ha rilanciato: “Abbiamo raggiunto molti obiettivi di sostenibilità, ora è tempo di progetti rivoluzionari, recuperando il legame con la natura delle generazioni passate.”
Valeria Brambilla di Deloitte & Touche ha enfatizzato la sostenibilità sociale: “Pensare alle persone significa curare il territorio dove l’impresa cresce.” Sul tema infrastrutture, De Pascale ha denunciato lo stallo delle concessioni autostradali: “È vergognoso, servono norme chiare per sbloccare investimenti come la Cispadana.” Sul fronte dazi, ha condiviso la linea prudente della premier Meloni: “L’Europa deve trattare unita con gli Usa, e l’Italia contare di più a Bruxelles.”
Un successo di pubblico e idee
Con una partecipazione vastissima—tutti gli eventi pieni, dalla lectio di Stefano Mancuso al dialogo con Giovanni Storti—il festival ha ospitato nomi come Matteo Colaninno, Stefano Bonaccini, Luca Mercalli e Fabrizio Curcio. Davide Bollati di Davines Group ha sottolineato: “Un dialogo intergenerazionale fondamentale in un mondo polarizzato.” Gianluca Borghi, assessore alla Sostenibilità di Parma, ha aggiunto: “Rafforziamo l’obiettivo Carbon Neutral 2030.”
Cesare Azzali dell’Unione Parmense degli Industriali ha lodato la concretezza emersa: “Un successo che ora richiede continuità.” Francesco Castellone di Iren ha ribadito il ruolo dell’azienda: “Condividiamo buone pratiche per un futuro green.” Filiberto Zovico, direttore del festival, ha chiuso: “Abbiamo superato l’ideologia, mostrando una via pragmatica alla sostenibilità senza abbandonare gli obiettivi.”
Parma capitale della green economy
Con oltre 50 incontri, il festival ha trasformato Parma in un laboratorio di idee, tra best practice e sfide aperte. Le foto degli eventi conclusivi, pubblicate sul sito ufficiale, testimoniano l’entusiasmo di un pubblico giovane e attento. Ora la sfida è tradurre le parole in azioni, come auspicato dai relatori, per un’Emilia-Romagna e un’Italia competitive e sostenibili.