Giro di armi, droga e prostitute tra ricchi imprenditori: la Finanza fa piazza pulita [VIDEO]

Sgominata un’organizzazione italo-albanese attiva in cinque regioni. Sequestrati beni, auto truccate e una limousine per un totale di 1,2 milioni.

Bergamo – Un’organizzazione criminale ramificata in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Calabria è stata sgominata questa mattina dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo, su disposizione del GIP del Tribunale di Bergamo, al termine di un’articolata inchiesta condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e coordinata dalla Procura della Repubblica.

Nel mirino un gruppo criminale composto da cittadini italiani e albanesi, stabilmente insediato nella provincia di Bergamo, ritenuto responsabile di un ampio ventaglio di reati: traffico di droga, furti, rapine in villa, sfruttamento della prostituzione, estorsione, ricettazione, bancarotta fraudolenta, trasferimento fraudolento di valori e detenzione illegale di armi da fuoco.

Il video dell’operazione

Per quattro indagati sono scattate misure cautelari: due arresti in carcere, un divieto di dimora in Italia e un divieto di esercizio d’impresa per un anno. Le Fiamme Gialle hanno inoltre sequestrato beni per 1,2 milioni di euro, provento illecito delle attività di estorsione e bancarotta.

Durante le indagini, già nove affiliati erano stati arrestati in flagranza per traffico di stupefacenti. Gli approfondimenti si erano inizialmente concentrati su alcune società bergamasche attive nel settore automobilistico, tra Bergamo e Treviolo, specializzate in noleggio, restyling e tuning di veicoli.

Le auto, in particolare quelle noleggiate senza contratto e con targhe pulite, erano impiegate per reati di ogni tipo. Un imprenditore locale, oggi arrestato, forniva servizi logistici personalizzati, tra cui veicoli modificati con vetri oscurati, vani nascosti e interni rifatti, utili per trasportare droga, denaro, compiere furti, rapine e attività legate alla prostituzione.

Un’accurata analisi contabile ha messo in luce una bancarotta fraudolenta per 3 milioni di euro, e prelievi illeciti per 1,2 milioni mascherati da utili. Le vetture noleggiate dall’organizzazione hanno accumulato sanzioni per oltre 120.000 euro, mai saldate, per infrazioni commesse soprattutto tra Bergamo e Milano, con l’omessa identificazione dei reali trasgressori.

Tra i beni sequestrati figurano anche oltre 500.000 euro in contanti, 25 kg di cocaina e hashish (valore stimato: 450.000 euro) e un furgone Mercedes Limousine da 200.000 euro, lussuoso mezzo impiegato per lo sfruttamento della prostituzione.

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