La traccia si trova sulla parte destra delle scale. Stasi interrogato, Sempio diserta. Il fratello di Chiara. “Convinto della sua estraneità”. L’avvocato Angela Taccia sui social: “Guerra dura senza paura”.
Pavia – Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, continua a riservare colpi di scena. Una nuova consulenza dattiloscopica disposta dalla Procura di Pavia ha individuato un’impronta palmare compatibile con quella di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, sul muro delle scale che conducono alla taverna della villetta di via Pascoli, dove Chiara fu trovata senza vita.
Questo elemento, anticipato oggi pomeriggio dal Tg1, sarebbe emerso nelle ultime indagini, ed è stato al centro dell’interrogatorio di Alberto Stasi e dell’audizione di Marco Poggi oggi pomeriggio. Mentre Stasi, già condannato in via definitiva a 16 anni, si è presentato a Pavia per rispondere ai pm, e Marco Poggi è stato ascoltato a Venezia, Sempio ha scelto di non comparire, sollevando un vizio procedurale nella convocazione.
Delitto di Garlasco, un’impronta che riapre il caso
La nuova indagine, avviata a marzo 2024 su impulso della difesa di Alberto Stasi, si concentra su elementi già noti ma rivalutati con tecnologie moderne. Tra questi, spicca l’impronta palmare rinvenuta sul muro delle scale che portano alla taverna della villetta di via Pascoli, luogo in cui Chiara Poggi fu brutalmente uccisa. L’impronta sarebbe compatibile con quella di Andrea Sempio, amico di Marco Poggi e frequentatore abituale della casa. La consulenza dattiloscopica, condotta con tecniche avanzate, rappresenta un tassello cruciale per collocare Sempio sulla scena del crimine, alimentando i sospetti sulla sua possibile coinvolgimento.
Oltre all’impronta, l’inchiesta si basa su tracce di DNA sotto le unghie di Chiara, già analizzate nel 2017 ma oggi rivalutate grazie a progressi scientifici. Queste tracce, potenzialmente compatibili con Sempio, saranno sottoposte a un incidente probatorio in autunno. A ciò si aggiungono tre telefonate brevi effettuate da Sempio al fisso di casa Poggi nei giorni precedenti il delitto e un biglietto di parcheggio di Vigevano, presentato come alibi con un anno di ritardo, che gli inquirenti considerano sospetto.

Stasi e Poggi collaborano
Oggi la Procura di Pavia, guidata dal procuratore Fabio Napoleone e dai pm Valentina De Stefano e Giuliana Rizza, ha convocato tre figure chiave: Alberto Stasi, Marco Poggi e Andrea Sempio. L’obiettivo era chiarire le dinamiche delle frequentazioni nella villetta di via Pascoli e verificare eventuali collegamenti tra i soggetti coinvolti. L’interrogatorio di Stasi, durato circa due ore e mezza, si è concentrato sull’impronta di Sempio e sul contesto sociale di Chiara, con particolare attenzione al rapporto tra la vittima e il gruppo di amici del fratello. “Alberto ha risposto a tutte le domande”, ha spiegato il suo legale, Antonio De Rensis. “Siamo soddisfatti, c’è fiducia nella magistratura. Questa indagine è razionale e seria, stiamo ridisegnando la storia”
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Marco Poggi, fratello minore di Chiara, è stato ascoltato a Venezia come persona informata sui fatti. La sua audizione, condotta dai carabinieri, si è focalizzata sul rapporto con Sempio e sulle dinamiche del loro gruppo di amici all’epoca del delitto. Marco ha fornito dettagli utili a ricostruire il contesto e ha ribadito di essere “convinto della sua estraneità alla vicenda”.
Sempio invece si sottrae
Andrea Sempio, invece, ha deciso di non presentarsi, seguendo la strategia dei suoi legali, Angela Taccia e Massimo Lovati. Questi ultimi hanno eccepito la nullità dell’atto di convocazione, privo dell’avvertimento previsto dall’articolo 375, comma 2, lettera D del Codice di Procedura Penale, che informa l’indagato della possibilità di un accompagnamento coattivo in caso di mancata comparizione.

“Abbiamo deciso ieri con Andrea di fare così”, ha spiegato Lovati. “Ci attendiamo una nuova convocazione con l’avvertimento corretto. Se non ci presenteremo, il Gip potrà disporre l’accompagnamento coattivo”. L’avvocata Taccia ha rafforzato il messaggio con un post su Instagram: “Guerra dura senza paura. CPP we love you”, accompagnato alle emoticons di una tigre e di un cuoricino blu. La sigla CPP, molto probabilmente, è un riferimento al Codice di Procedura Penale. Inoltre, il legale lascia anche un riferimento poetico: “Lascia che l’oceano ti insegni che puoi essere sia calmo che caotico, gentile e forte”.
Verso un’incidente probatorio: la verità è più vicina?
L’impronta di Sempio e le tracce di DNA rappresentano i pilastri della nuova inchiesta, ma la loro valenza probatoria sarà chiarita solo con l’incidente probatorio previsto per l’autunno 2025. Questo passaggio sarà cruciale per determinare se gli indizi raccolti possano sostenere un’ipotesi accusatoria contro Sempio o aprire la strada a una revisione della condanna di Stasi. Il delitto di Garlasco, a quasi due decenni di distanza, resta un puzzle irrisolto. L’impronta sul muro, le telefonate sospette, il DNA e gli oggetti rinvenuti nel canale di Tromello sono frammenti di un mosaico che la Procura di Pavia sta cercando di ricomporre. Nel frattempo, la mancata comparizione di Sempio e le dichiarazioni dei legali di entrambe le parti tengono viva una vicenda che continua a dividere l’opinione pubblica.