Le indagini proseguono per identificare eventuali complici. Molte le vittime del raggiro.
Venezia – La Polizia di Stato, nell’ambito di un’operazione di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Venezia, ha individuato due soggetti, residenti in provincia di Napoli, coinvolti in un’attività fraudolenta legata all’uso illecito di carte di credito, che avevano creato la propria “base operativa” all’interno di un campeggio situato a Marghera (VE).
La perquisizione domiciliare, eseguita a carico dei due individui, ha consentito l’arresto in flagranza di reato di uno dei due in quanto trovato in possesso di una carta di credito detenuta illecitamente, nonché di una rilevante somma di denaro e di dispositivi cellulari ancora imballati.
L’indagine è nata in seguito a una denuncia presentata, presso il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Venezia, da una signora che aveva ricevuto sulla sua utenza cellulare un messaggio SMS proveniente apparentemente dal proprio Istituto di credito e con il quale veniva invitata a contattare un numero telefonico dedicato alla clientela.
Successivamente la vittima era stata contattata telefonicamente da un sedicente consulente della propria banca che, dopo aver comunicato alla signora l’avvenuta clonazione delle sue carte di credito, la aveva convinta a depositarle in busta chiusa fuori dalla propria abitazione per il ritiro da parte di un incaricato della banca.
La fase finale del raggiro è avvenuta con l’ultima telefonata ricevuta dalla vittima, mediante la quale i truffatori sono riusciti ad estorcerle i codici di sicurezza delle carte di credito utilizzate poi in maniera illecita presso ATM ed esercizi commerciali di Venezia e Padova, per prelievi di denaro e acquisti di materiale informatico, in particolare di smartphone di notevole valore commerciale.
Le indagini proseguono per identificare eventuali complici e ulteriori coinvolgimenti nell’operazione fraudolenta che, alla data attuale, vede il coinvolgimento di un cospicuo numero di vittime per un importo complessivo sottratto pari a circa 70.000 euro.
Il soggetto arrestato è stato immediatamente condotto presso la locale casa circondariale dove è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre il secondo individuo è stato denunciato a piede libero.
La Polizia di Stato ricorda che Forze dell’Ordine, istituti bancari e Poste Italiane non chiederanno mai di comunicare – telefonicamente o via mail – numeri di carte, codici personali o password temporanee e invita la cittadinanza a prestare attenzione e a segnalare tempestivamente qualsiasi comportamento sospetto riguardante l’uso di carte di credito o altri strumenti finanziari. Per informazioni e segnalazioni è sempre possibile rivolgersi alla Polizia di Stato anche attraverso il sito ufficiale della Polizia Postale https://www.commissariatodips.it/.