Quattro gruppi criminali sgominati dalla Finanza: droga, riciclaggio e reati contro la Pubblica Amministrazione. Coinvolti oltre 70 indagati e imprenditori, commercialisti e pubblici ufficiali.
Trento – È scattata all’alba del 7 maggio una vasta operazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trento, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale e con il supporto di EUROJUST, SCICO, il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche e altri reparti territoriali. Sono state eseguite 37 misure cautelari personali, tra cui 18 arresti in carcere, 2 ai domiciliari e varie misure interdittive, oltre a sequestri di beni per un valore complessivo di 12,4 milioni di euro. L’inchiesta coinvolge oltre 70 indagati, per la maggior parte di nazionalità italiana, albanese e magrebina.
L’indagine ha permesso di smantellare quattro gruppi criminali. Il primo, guidato da un ristoratore trentino, usava i suoi locali per lo spaccio di cocaina, camuffando gli ordini come “pizze d’asporto” e accettando pagamenti anche tramite POS. I proventi venivano riciclati con la complicità di un commercialista e un intermediario assicurativo, attraverso polizze vita e successivi investimenti in ristorazione, hotel, orologi di lusso e lingotti d’oro.
Il secondo gruppo, composto da soggetti di etnia magrebina, trafficava hashish acquistato a Torino e Bologna, smerciato in Trentino per un valore stimato in oltre 7,2 milioni di euro. Il terzo gruppo, con base tra Belgio e Olanda, introduceva cocaina, hashish e marijuana in Italia, usando auto modificate con doppifondi. La droga veniva poi distribuita a Trento tramite una rete di pusher; una parte era nascosta in un bar di Lavis. Il valore del traffico è stato quantificato in oltre 4,7 milioni.
Il quarto gruppo, formato da tre albanesi e una moldava, riciclava capitali illeciti investendo in un bar del centro di Trento, intestato a un prestanome per eludere le leggi antimafia.
Le indagini hanno fatto emergere anche gravi episodi di corruzione. Un imprenditore, con l’aiuto del proprio commercialista, avrebbe influenzato l’ex presidente di una società pubblica per l’acquisto agevolato di una struttura alberghiera. Sono emerse regalie, favori e promesse di denaro in cambio di requisiti di bando su misura. Per questi fatti, sono state disposte interdizioni e sospensioni da cariche pubbliche.
L’operazione ha visto impegnati oltre 200 finanzieri e 70 perquisizioni, anche all’estero, segnando un colpo durissimo alla criminalità economica trentina.