Francesco, ucciso sul marciapiede. La responsabile accusata di omicidio stradale. Via al processo

A ottobre il 18enne Francesco Valdiserri è stato travolto da un’auto a Roma. La 24enne al volante aveva un tasso alcolemico rilevato 3 volte superiore al limite consentito e viaggiava a 80 km orari.

Roma – La Procura di Roma ha ottenuto il rito abbreviato per Chiara Silvestri, la giovane donna di 24 anni che avrebbe ucciso Francesco Valdiserri, 19 anni, travolgendolo con la sua auto nell’ottobre scorso. La ragazza, per altro, era risultata positiva all’esame tossicologico e alcolemico dunque si sarebbe drogata dopo aver assunto cospicue quantità di superalcolici.

Francesco Valdiserri

Era la mezzanotte del 19 ottobre 2022 quando Francesco, scrittore di testi della band rock Origami Smiles, con il suo inseparabile amico musicista Niccolò, attraversava a piedi il marciapiede posto sul lato destro della Cristoforo Colombo, carreggiata laterale direzione Eur, all’altezza di via Giustiniano Imperatore, veniva investito in pieno da una Suzuki Swift, con alla guida Chiara Silvestri, impiegata di Dragona. L’auto colpiva il giovane di spalle e risparmiava l’amico che era in sua compagnia e che ha assistito a tutte le velocissime fasi dell’evento delittuoso. L’auto, che procedeva a circa 80 km all’ora in una zona dove il limite di velocità è di 50, perdeva la traiettoria originaria e si schiantava sulla vittima senza dargli scampo per poi finire la sua folle corsa contro un muro.

Sull’asfalto nessun segno di frenata. L’amico che era in compagnia della ragazza, seduto sul lato passeggero, nulla poteva per evitare l’impatto ma usciva illeso, assieme alla giovane, dal tremendo incidente mortale. Silvestri veniva sottoposta all’alcol-test risultando positiva con un tasso tra 1,24 e 1,57 superiore a quello consentito. Stessa cosa per quanto attiene l’esame tossicologico che la dichiarava positiva ai cannabinoidi. La giovane, poi reclusa ai domiciliari sino ad oggi, ed il suo amico Datan Pensa, 21 anni, residente a Fara in Sabina, provincia di Rieti, avevano bevuto parecchio ma Chiara, a digiuno, pare avesse ingerito una birra e 2 “shottini” di sambuca per poi mettersi alla guida della propria auto di cui avrebbe perso il controllo di lì a poco. Il 23 febbraio ultimo scorso, a 4 mesi dalla morte di Francesco, il Pm Erminio Amelio richiedeva ed otteneva dal Gip il processo con rito immediato per l’indagata che dovrà rispondere di omicidio stradale aggravato.

L’auto che ha investito Francesco

La morte di Francesco, figlio dei due giornalisti del Corriere della Sera, Paola Di Caro e Luca Valdiserri, ha riacceso la polemica sulla sicurezza stradale a Roma e sulla pericolosità di certe arterie, assai trafficate anche di notte, come la Colombo e la Nomentana, teatro di numerosi quanto tragici incidenti. Il Comune capitolino aveva annunciato l’intenzione di ridurre del 20% le morti su strada lavorando alla messa in sicurezza di 70 “Black point”, ovvero incroci pericolosi sparsi in tutta la città e individuati dai tecnici della mobilità analizzando l’enorme mole di sinistri, circa 30.000, registrati nella Città Eterna dal 2009 al 2018. Il progetto pare vada avanti a singhiozzo. Il processo Valdiserri inizierà formalmente con l’udienza del prossimo 4 maggio: ”Ho rovinato quella famiglia, non ha senso che io viva ancora”, queste le parole a caldo della ragazza che, evidentemente, si è resa conto troppo tardi dell’immane tragedia di cui sarebbe responsabile.

La mamma Paola Di Caro

Non abbiamo ancora scritto alcuna lettera alla famiglia Valdiserri – spiega l’avvocato Paolo Leoni, difensore dell’odierna imputata – perché aspetto il momento in cui Chiara prenderà coscienza di quanto è accaduto e riuscirà a esprimere il suo dolore per quello che è successo“.

La ragazza aiutava la sua famiglia con lo stipendio da impiegata, ma da alcuni mesi il suo nucleo familiare è rimasto senza sostentamento e la cosa aggrava ancora di più la drammatica vicenda. Nulla però è riconducibile al dolore della mamma della vittima, Paola Di Caro: ”

I funerali del giovane musicista. I genitori affranti dal dolore

“Il mio 18enne meraviglioso non c’è più – scriveva Paola su Twitter – il mio bambino che aveva a cominciato a correre nella vita. Un’auto nella notte lo ha investito e non tornerà. Nulla più tornerà. Nulla ha più senso… Gli eroi sono tutti giovani e belli. Lui era semplicemente un ragazzo felice ed io non lo sarò mai più. Ciao Francesco amore mio”.

Ai funerali del giovane, che si erano svolti nella chiesa di Santa Maria Liberatrice, avevano partecipato Giorgia Meloni e Ignazio La Russa.

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