FORSE SCONGIURATA LA SERRATA

Tira e molla tra Governo ed i rappresentanti di categoria dei benzinai. Sono stati lasciati soli e gli operatori sono in perdita netta.

L’emergenza pandemia ha fatto esplodere la protesta dei benzinai, che hanno minacciato la serrata. Gli impianti di rifornimento carburanti, chiusi dalla notte di mercoledì 25 marzo in autostrada e su raccordi e tangenziali. E via via, anche in città. Un blocco che avrebbe messo rischio il trasporto delle merci essenziali, interrompendo l’approvvigionamento. La categoria, 100.000 lavoratori, ha lamentato una contrazione del volume d’affari di circa l’85% e quindi l’impossibilità di assicurare la sostenibilità economica del servizio e il livello di sicurezza sanitaria.

Una situazione complessa sulla quale è intervenuta la Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Ne parliamo con il presidente dell’Authority Giuseppe Santoro Passarelli. La Commissione ha chiesto alle organizzazioni sindacali di revocare immediatamente l’astensione. In serata l’intervento del governo. Il premier Giuseppe Conte ha assicurato “l’approvvigionamento dei carburanti” mentre i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, e dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, stanno promuovendo intese tra i concessionari e i benzinai. Le prossime ore saranno decisive anche se l’eventuale astensione dal lavoro riguardava esclusivamente i carburanti per autotrazione e non il gasolio da riscaldamento.

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