Il manufatto è stato recuperato dopo quasi 80 anni dalla scomparsa. Il detentore illecito è stato denunciato per ricettazione di beni culturali.
Firenze – Un’epigrafe in marmo dell’XI secolo, proveniente dal campanile dell’Abbazia di San Salvatore e San Lorenzo a Settimo di Scandicci, dispersa dal 1944, è stata restituita dal Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze, Cap. Claudio Mauti, al Parroco Don Carlo Maurizi.
L’attività investigativa, che ha portato al recupero dell’importante testimonianza storiografica del Medioevo fiorentino, è stata avviata in seguito alla denuncia sporta da Don Carlo Maurizi, informato da uno studioso della presenza del manufatto presso un deposito privato della provincia, ed è stata coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze. Gli accertamenti effettuati dai militari del Reparto specializzato dell’Arma hanno portato al recupero dell’epigrafe e alla denuncia del detentore per ricettazione di beni culturali. L’immagine dell’epigrafe e le informazioni sulla sua collocazione originaria sono state fornite da una pubblicazione universitaria che ha permesso il riconoscimento del bene.
Il risultato di oggi testimonia l’importanza delle informazioni fornite dal cittadino in sede di denuncia, che alimentano la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, strumento indispensabile per i Carabinieri TPC per recuperare, anche a distanza di decenni, beni di cui si erano ormai perse le tracce.