anziano anziani

Finte promesse d’amore, anziano imprenditore truffato per 300mila euro

Due donne indagate per circonvenzione e appropriazione indebita: avrebbero sottratto all’anziano un sacco di soldi. Sequestrato un appartamento.

Piacenza – Una truffa orchestrata con astuzia e durata oltre due anni, culminata in un danno economico di circa 300mila euro: è quanto emerso dall’indagine condotta dai carabinieri di Rivergaro e coordinata dalla Procura di Piacenza, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di due donne, di 56 e 66 anni, accusate di truffa aggravata, appropriazione indebita e circonvenzione di incapace.

Vittima del raggiro un anziano imprenditore piacentino in pensione, che le due indagate avrebbero manipolato sfruttando il legame affettivo costruito ad arte, con promesse d’amore e falsi progetti di vita in comune. Le indagini hanno ricostruito come, a partire dal 2022 fino ai primi mesi del 2025, il denaro sarebbe stato sottratto con richieste sempre più frequenti e motivate da presunte emergenze familiari, investimenti immobiliari e difficoltà economiche.

Un episodio centrale della vicenda riguarda l’acquisto di un appartamento, pagato in parte con i fondi dell’anziano ma intestato formalmente a una delle due donne. L’immobile, secondo gli inquirenti, sarebbe stato il simbolo di una futura convivenza mai realizzata, mentre in realtà la donna condivideva la vita con la seconda indagata, presentata come semplice amica o consulente.

Le richieste di denaro, però, non si sono fermate nemmeno dopo la fine della presunta relazione sentimentale: 10mila euro in contanti per una finta emergenza legale, altri 50mila euro per aiutare un figlio in difficoltà. Tutto parte di un elaborato sistema di manipolazione psicologica che ha svuotato le finanze dell’imprenditore.

A far scattare le indagini è stata la denuncia presentata nel febbraio scorso dal figlio dell’anziano, preoccupato per i frequenti e ingiustificati prelievi di denaro. Gli accertamenti dei carabinieri hanno confermato i suoi sospetti, portando alla richiesta da parte della Procura e alla successiva emissione da parte del Gip Erisa Pirgu di un sequestro preventivo dell’immobile acquistato e di altri beni, oltre all’applicazione di misure cautelari.

Le due donne non potranno più dimorare nella provincia di Piacenza e dovranno presentarsi quotidianamente alla polizia giudiziaria.

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