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Fine del mercato tutelato dell’energia, nei call center in 2 mila rischiano il posto: sciopero l’11 dicembre

L’allarme dei sindacati: il passaggio al mercato libero potrebbe provocare un’ondata di esuberi fra gli addetti all’assistenza clienti e amministrativi.

Roma – La fine del mercato tutelato della luce, che scatterà da aprile 2024, potrebbe provocare il licenziamento di circa 2.000 lavoratori, fra addetti all’assistenza dei clienti nei call center e amministrativi, i cosiddetti “back office”.

“La situazione è estremamente delicata” spiega Pierpaolo Mischi, segretario nazionale di Uilcom Uil. L’allarme dei sindacato è stato dato dopo che a Taranto la società Covisian ha messo in cassa integrazione oltre 200 addetti ai servizi alla clientela, che ora potrebbero essere seguiti da altri lavoratori delle aziende che gestiscono in subappalto i servizi di call center dei grandi gruppi distributori di energia. Per questa ragione dall’11 dicembre scatterà uno sciopero proprio degli addetti al call center, con conseguenti disagi per i clienti e i consumatori.

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