Ferragosto: le notti delle stelle cadenti, tutti ad ammirarle tra miti e leggende

Lo sciame di meteoriti più bello e luminoso di sempre si verifica tipicamente durante le serate d’agosto ed è quello delle Perseidi.

Roma – Le stelle cadenti creano da sempre grandi suggestioni. C’è chi guardandole esprime un desiderio, chi osserva il cielo per intere notti alla loro ricerca e chi invece le scorge solo per caso e distrattamente. Una cosa è certa: lo spettacolo, che arriva soprattutto in questi giorni di Ferragosto, e anche in altri momenti dell’anno, fa sognare tutti. Nel periodo in cui si osservano i maggiori sciami di meteore ci sono un gran numero di feste popolari. Non si tratta di una coincidenza. I meteoriti si inseriscono nelle credenze e nei riti sulla fertilità previsti d’estate. Le civiltà antiche credevano che le stelle cadute durante l’estate fossero i semi di Priapo (divinità della fecondazione) e propiziassero la natura. Nel mondo romano, si credeva che fossero in grado di guarire malattie degli occhi e i calli.

Nel periodo delle stelle cadenti estive si festeggiava Acca Larentia, corrispettivo della Grande Madre che nutre i propri figli e divinità protettrice del focolare domestico, simbolo di maternità e di fertilità. Le feste pagane vengono successivamente attribuite ai santi con l’arrivo del cristianesimo. Iniziarono poi a essere legate al martirio di San Lorenzo, al quale vengono dedicate le celebrazioni del 10 agosto. Secondo le credenze popolari, lo sciame di meteoriti sarebbe costituito dalle scintille della graticola dove il santo fu arso vivo. Altri lo collegarono successivamente alle lacrime del santo o del cielo. Ma fin dalle origini l’umanità ha scrutato la volta celeste e nelle costellazioni ha letto leggende e storie straordinarie. Anche le stelle cadenti hanno generato miti tramandati di generazione in generazione, credenze di tipo propiziatorio oppure nefasto.

Nell’antico Egitto, pare che fossero ritenute degli inestimabili doni del cielo. In Cina lo sciame di meteoriti era visto invece come un cattivo presagio, per esempio una guerra vicina. L’imperatore era considerato in pericolo ogni volta che si avvistava una cometa. In Persia le stelle cadenti erano streghe e demoni in fuga. Per l’antica Grecia, a piovere dal cielo erano invece i frammenti del corpo di Fetonte, ucciso con una saetta da Zeus per aver corso col carro di Helios, il dio che ogni giorno trasportava il Sole, e aver così provocato una serie di danni sulla Terra. A Sparta il passaggio di una stella cadente era talmente temuto da decretare la deposizione del re in carica. Nel Medioevo si riteneva che le scie luminose si legassero addirittura agli spostamenti delle anime dei defunti o di quelle del Purgatorio.

Al di là di miti e leggende però sono meteore, le cosiddette comete: corpi celesti costituiti principalmente dai rocce ricoperte di ghiaccio. Lo sciame di meteoriti più bello e luminoso si verifica tipicamente verso la metà di agosto ed è quello delle Perseidi. Il nome deriva dal fatto che lo sciame appare come se avesse origine dalla costellazione di Perseo. Le Perseidi sono in realtà pezzi della cometa Swift-Tuttle, che prende il nome dagli astronauti americani che l’hanno scoperta nel 1862, Lewis Swift e Horace Tuttle. Si tratta di una cometa che impiega 133 anni per orbitare intorno al Sole. L’origine di questa pioggia di meteore, che regala uno spettacolo da oltre 1.200 anni, fu scoperto invece nel 1865 dall’astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli. Di piogge di meteoriti ce ne sono però diverse durante l’anno. Vi sono per esempio le Lyridi, che cadono ad aprile, e le Orionidi, a ottobre.

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